Le ordinanze sono state emesse dal Gip di Torino, Federica Bompieri, su richiesta del Procuratore aggiunto Andrea Beconi, nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Questura del capoluogo piemontese.
Oltre che nel capoluogo piemontese, l'operazione riguarda le province di Asti, Milano, Trento, Palermo, Roma, Padova, Genova, Pistoia, Cremona, Macerata, Biella, Bergamo, Parma e Modena.
La Polizia sta notificando 25 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 15 misure di obbligo di dimora, un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari e una misura di divieto di dimora nella provincia di Torino.
I reati contestati al termine delle indagini condotte dalla Digos della Questura di Torino sono resistenza, violenza, lesioni, danneggiamento aggravati in concorso per i fatti avvenuti in Val Susa, nell'area del cantiere di Chiomonte della Tav, il 27 giugno e il 3 Luglio scorso, quando in incidenti fra le frange violente del movimento No Tav e le forze dell'ordine, rimasero feriti oltre 200 uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e decine di manifestanti.
Nell'ambito dell'operazione è stata perquisita l'abitazione di un consigliere comunale di un paese della Valle di Susa, Villarfocchiardo.
Il consigliere è Guido Fissore ed è un attivista del movimento che tra l'altro, alcune settimane fa, accompagnò una scolaresca bergamasca in una visita al cantiere di Chiomonte.
Alcuni arresti riguardano frequentatori del Centro sociale torinese Askatasuna e di «case occupate» a Milano. Un ordine di custodia è stato emesso anche per un militante No Tav attivista di un comitato di Bussoleno, in Val Susa.
A Milano l'operazione della Polizia ha riguardato la casa occupata di via Borsi, dove in mattinata si è radunato un presidio di simpatizzanti No Tav in segno di protesta. Perquisizioni sarebbero state operate in altri centri sociali (El Paso, Barrocchio, Metzcal) di Torino e del circondario.