Torino: ragazzo accoltellato in metropolitana

Creato il 04 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nella notte di sabato scorso, la linea 1 della metropolitana di Torino è stato teatro di un tentativo di omicidio ai danni di Andrea Previtali, un ragazzo di 27 anni. Il ventisettenne si trovava a bordo della metropolitana in direzione Fermi, quando è stato attaccato da un gruppo formato da sei ragazzini, tra cui due ragazze, per la maggior parte minorenni.
L’attacco si è verificato verso l’una meno un quarto di notte, vicino all’orario di chiusura della metropolitana. Secondo la ricostruzione dei fatti, il gruppo di ragazzini ha prima iniziato ad insultare Previtali, che si stava avviando alla fermata della metro, per il tipo di abbigliamento e i tatuaggi che portava. Ha poi assalito la vittima attaccandola con calci e pugni, per poi colpirlo al torace con un coltello a serramanico. La Polizia ha però potuto seguire l’intero svolgersi dell’aggressione attraverso le telecamere di sicurezza disposte all’interno della metro; un passeggero ha allertato la centrale operativa della GTT attraverso il pulsante dell’interfono all’interno dei vagoni, comunicando che il ferito si trovata sulla banchina e non all’interno dei vagoni. Il treno è stato fermato per due minuti, e GTT ha immediatamente allertato 118 e 113, giunti in cinque minuti. Otto minuti dopo la prima chiamata, in piazza Massaua, nonostante il tentativo di fuga, i sei aggressori erano in manette. Il ragazzo ferito è stato immediatamente trasportato d’urgenza all’ospedale, dov’è in prognosi riservata perché la coltellata subita ha causato la perforazione di un polmone. I sei aggressori sono stati identificati come appartenenti a un gruppo di neofascisti; due di loro sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio, mentre gli altri quattro sono stati denunciati. È stato ritrovato il coltello usato per l’aggressione, gettato dai ragazzi in un bidone dell’immondizia.
Gli attacchi e le aggressioni di vario tipo nella metropolitana di Torino, inaugurata nel 2006, sono sempre state sporadiche, rare e isolate, anche grazie alle 1540 telecamere distribuite tra vagoni e fermate, i cui filmati sono collegati direttamente con la centrale operativa che ha sede a Collegno e disponibili per le forze dell’ordine e i Pompieri.


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