Torino: rimpasto in giunta.

Creato il 16 luglio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il 15 luglio 2013, il sindaco di Torino Piero Fassino ha attuato il già discusso rimpasto della giunta comunale. Secondo Fassino, il provvedimento sarebbe utile per placare le tensioni all’interno del Consiglio Comunale, che il sindaco ritiene inoltre abbia appesantito il lavoro dei primi due anni. Inoltre, potrebbe permettere una nuova e migliore sintonia con la città di Torino, fortemente auspicata.
E’ stato il 16 luglio a mezzogiorno nella Sala degli Orologi l’ultimo incontro della “vecchia” giunta, quella che ha contraddistinto la prima parte del periodo di Fassino come sindaco, la cosiddetta “Fassino uno”, per rendere operativo il rimpasto.
Tra le questioni da risolvere per inaugurare finalmente la “fase due”, c’è sicuramente la scelta per la delega al Decentramento, che potrebbe essere assegnata a Gianguido Passoni, titolare al Bilancio. Tra le nomine che oggi troveranno conferma, invece, c’è quella a vicesindaco per Elide Tisi, al posto di Dealessandri, ad assessore all’Urbanistica per Stefano Lo Russo, mentre al Commercio e al Lavoro ci sarà Domenico Mangone.
Andrea Araldi sostituirà Roberto Tricarico, mentre sarà un addio quello di Lo Russo e Mangone, ora facenti parte della giunta, i cui ruoli saranno ora ricoperti da Gioacchino Cuntrò e Giusi La Ganga.
Una novità della giunta riguarda sicuramente gli incontri che, ogni due settimane, vedranno coinvolti sindaco e capigruppo per avere una visione sempre puntuale e aggiornata della situazione, affrontare tempestivamente i problemi e valutare idee e proposte.
Tuttavia, le scelte del rimpasto della giunta non hanno ottenuto un consenso unanime. Infatti, Sel e l’ala sinistra del partito ritengono che si rischi uno spostamento politico della giunta decisamente verso il centro.
Critiche anche dall’opposizione politica: il leader del PDL Costa accusa la giunta di “essersi dimenticata di Torino”, ritenendo insufficiente l’attenzione riservata alla città, soprattutto riguardo ai problemi come le prospettive di uscita dalla crisi.

Articolo di Giulia Porzionato.


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