La tragedia è avvenuta la notte di giovedì scorso in un appartamento dell'elegante quartiere Parella, nella zona occidentale della città, ma soltanto oggi, dopo l'autopsia che ha evidenziato la morte per schiacciamento-soffocamento posizionale, il pm Nicoletta Quaglino ha deciso di indagare formalmente la donna. Secondo quanto ricostruito dalla Procura del capoluogo piemontese, la madre si trovava in casa con la sorella e il bambino.
Era solita dormire insieme al neonato su due materassi adagiati sul pavimento, nonostante i medici e gli esperti considerino una prassi molto pericolosa quella di dormire nello stesso letto con un neonato, considerata la frequenza di casi di schiacciamento del bambino.
Ed è proprio quello che è avvenuto - secondo quanto accertato dall'autopsia - in questa circostanza. Il neonato - stando agli elementi raccolti dagli investigatori finora - non ha avuto scampo, tra il corpo della madre, da una parte, e, dall'altra, la scanalatura tra i due materassi oppure un mobile che si trovava lì vicino.
All'inizio sembrava che si trattasse di una 'morte in cullà, ma il pm ha voluto vederci chiaro e fugare ogni dubbio. Per questo ha disposto l'autopsia che oggi ha svelato le reali cause della morte del bambino. A quel punto l'iscrizione della donna nel registro degli indagati è stata un atto dovuto.
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