Torino, sabato 8 febbraio: corso Moncalieri è stato teatro di una sparatoria tra la polizia e un rapinatore pregiudicato, Giuseppe Virdò, morto durante il conflitto. Tutto inizia alle 15,50 in centro città, pieno di ragazzi che passano davanti alle vetrine, come ogni sabato. All’altezza del negozio di abbigliamento Shock, in via Garibaldi n. 10, un uomo continuava a camminare ripetutamente avanti e indietro nei pressi della vetrina, facendo insospettire la commessa che chiama un vigilante. Se inizialmente non sembrava esserci pericolo, le cose sono drasticamente mutate quando l’uomo si è avvicinato all’auto dell’agente e, puntandogli addosso una pistola, lo ha costretto a salire e guidare per Torino, fornendo indicazioni “tutt’altro che precise”, tanto che per gli agenti è stato decisamente complesso ricostruire i movimenti dell’Opel. Il sequestratore, all’anagrafe Giuseppe Virdò, 45 anni, ripetutamente arrestato per rapina, ha chiamato il pregiudicato Roberto Lopez, 34 anni: -Devi venirmi a prendere, faccio un macello, ho fatto una cazzata, non ho più niente da perdere.-
Fattosi consegnare la pistola d’ordinanza dall’agente e sparati due colpi nell’auto per assicurarsi della presenza di proiettili, la corsa di Virdò è proseguita fino alla Gran Madre, dove è riuscito a incrociare l’auto di Lopez, che sarà però rintracciata grazie al GPS. Secondo Lopez, Virdò era ormai senza speranza: “Era come impazzito, diceva che voleva morire ma che voleva portarsene tanti dietro. “Faccio una strage, mi porto dietro tutti questa volta”. Aveva due pistole, una aveva il silenziatore. Ha esploso un colpo con quest’ultima contro il cruscotto e ho pensato che mi avrebbe ucciso. Quando sono arrivate le Volanti non ho avuto dubbi e mi sono detto: “O mi ammazza lui o mi spara la polizia”. Poi per fortuna ha lasciato che mi fermassi.”
L’inseguimento delle volanti, che avevano nel frattempo informato il 113, ha avuto culmine in corso Moncalieri, poco distante dal supermercato Simply: gli agenti hanno intimato ripetutamente a Virdò di lasciar cadere le pistole, invano. L’uomo inizialmente ha minacciato di uccidersi, per poi cercare di fuggire a bordo di una volante. A questo gesto, l’agente ha sparato: è un colpo alla testa che uccide sul colpo il sequestratore, mentre Lopez e la donna che era in auto con lui sono stati fermati e in seguito rilasciati.
Torino. Sparatoria in corso Moncalieri: morto il rapinatore
Creato il 10 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_onlinePossono interessarti anche questi articoli :
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