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Torino Vs Sassuolo: 2-0, ovvero della notte delle resurrezioni.

Creato il 26 agosto 2013 da Maurocanavese @Maurone

Un Toro ancora da registrare in ogni suo reparto, ma più accorto e concreto di una settimana fa, ha avuto ragione nella prima giornata di campionato di un Sassuolo intraprendente ma ancora ingenuo per la categoria.

(Il primo Toro di questo campionato)

(Il primo Toro di questo campionato)


Davanti a 15000 spettatori giunti all’Olimpico per questo esordio casalingo in campionato, e con una Maratona davvero pimpante, il Torino si è presentato con alcune novità a centrocampo rispetto alle attese. Ventura infatti ha schierato Vives in cabina di regia, confermandogli Farnerud a sinistra e Brighi a destra. Gran parte del primo tempo vede i neroverdi premere e controllare il gioco fino alla trequarti granata, ma fermandosi a ridosso dell’area di rigore avversaria presidiata dai centrali Glik, Rodriguez e Moretti, mentre i padroni di casa provavano a colpire in contropiedi con i lanci di Vives per Cerci ed Immobile; in questa fase si nota come Farnerud e Brighi riescano un pelino di più a supportare la fase di marcatura, dove devono fare da frangiflutti ai loro dirimpettai, tra i quali il più lucido è Missiroli, ma sono evanescenti in fase di costruzione del gioco, chiamando poco in causa i due laterali Darmian e D’Ambrosio che rimangono alquanto arretrati, a parte qualche interessante iniziativa del laterale sinistro che sfrutta lo spazio che un emozionato Gazzola, al debutto come molti altri in serie A, gli lascia. Ad ogni buon modo si vede poco football di livello nella prima mezz’ora, con un tentativo iniziale di Kurtic da fuori area, ma centrale e ben neutralizzato da Padelli che compie anche un paio di coraggiose quanto opportune uscite basse su palle filtranti, non agganciate in una paio di occasioni dai suoi difensori. I contropiedi granata, dove Cerci riesce a conquistarsi alcuni calci piazzati, e Immobile arriva alla conclusione dopo una scorribanda dalla sinistra, ben parata da Rosati, sortiscono qualche apprensione alla retroguardia emiliana, ma vengono neutralizzati dal buon lavoro dei due centrali Terranova e Rossini; ci si avvia così, dopo un tentativo di Zaza dal limite, dopo un erroraccio di Glik, ben controllato da Padelli, alla fine del primo tempo, quando il Torino al 40° ha una fiammata che rompe l’inerzia del match: lancio di Vives in avanti verso Cerci che duetta bene, appena dentro l’area, con Immobile, l’attaccante ex Pescara offre una sponda sulla destra cogliendo in contropiede un po’ tutti, ma non Brighi che entra in area e con un diagonale angolatissimo beffa Rosati. Toro in vantaggio e che controlla gli ultimi minuti con un po’ di affanno la reazione, neanche troppo organizzata, degli avversari.
Il secondo tempo si apre con la sostituzione di Basha per Brighi, uscito per i postumi di uno scontro con Ziegler poco prima del gol, e un altro tentativo del Sassuolo di colpire dalla distanza con Magnanelli, ma completamente sballato; poi il Toro prende più slancio grazie al mediano albanese che dà vivacità alla costruzione del gioco e con Vives che sale in cattedra, facendo rintravedere, non poco a sorpresa, quel giocatore apprezzato in serie B due stagioni fa, ottima risorsa, bravo nei lanci come nel recupero palloni, insidioso nelle conclusioni, atleticamente sempre sulla cresta, forse il migliore in campo insieme a Cerci che nella ripresa si defila verso l’out destro per poi rientrare, malamente inseguito da Ziegler, verso il centro mettendo scompiglio nell’area neroverde, movimento che al 63° lo porta a segnare il definitivo 2-0 dopo i tentativi non andati a segno da parte di Vives e Farnerud. Sulle ali dell’entusiasmo Ventura mette dentro El Kaddouri per un Farnerud ancora lontano dal trovare il ritmo giusto nella partita, frenato forse dalla paura di poter sbagliare giocata; il marocchino si fa vedere semmai per una più propositiva verve offensiva, mentre Di Francesco fa entrare Alexe e Pavoletti per Masucci e Farias, ma nulla cambia nella poco pericolosità dell’attacco ospite che si aggrappa a conclusioni da lontano come una punizione a lato di poco di Magnanelli. Poi gli ultimi 10 minuti si giocano sotto il nubifragio con Meggiorini per un applauditissimo Cerci e Laribi per Magnanelli che nulla incidono nel match che si chiude con una occasionissima prima per il Sassuolo che con Pavoletti sfiora il gol a pochi passi, decisiva una deviazione di Moretti; poi per il Toro con Vives che impegna da fuori Rosati, che respinge corto verso Immobile che calcia di prima intenzione piuttosto defilato e coglie il palo esterno. Il triplice fischio finale elargisce i primi tre punti della stagione al Torino!!
(Cerci crea scompiglio contro il Sassuolo, sarà imprendibile per i suoi avversari)

(Cerci crea scompiglio contro il Sassuolo, sarà imprendibile per i suoi avversari)


Sicuramente più bello da vedere il Toro di ieri sera rispetto a quello di una settimana fa, non tantissimo ma quanto è servito per tornare alla vittoria in campionato, che ricordiamo mancava dallo scorso marzo. In fase difensiva qualche pericolo è venuto a seguito di alcune sbavature dei centrali, con Glik ancora un po’ fuori posizione in alcune occasioni e Moretti che soffre i duelli in velocità ma che è riuscito a dare il meglio di sé giocando con intelligenti anticipi, mentre il “Pelado” Rodriguez è quello che più di tutti ha dovuto mettere pezze a destra e manca, con un paio di lisci che potevano essere fatali ma non lo sono stati per la poca risolutezza degli avversari, che certo difficilmente saranno del tipo così gestibili nel proseguo del campionato. Padelli ha dimostrato sicurezza quando è stato chiamato in causa, ma ad onor del vero le conclusioni nello specchio della sua porta non sono sembrati irresistibili; rimane un po’ da chiarire la gestione del centrocampo, sopratutto del chi fa cosa oltre al ruolo del regista dove Vives ha messo a segno una ipoteca sulla possibilità di essere riconfermato in organico e nel ruolo, proprio lui che fino a poche ore prima del match era dato come partente in serie B allo Spezia. Le notizie migliori arrivano dal reparto d’attacco dove la intesa tra Cerci e Immobile sta crescendo, con il primo che il meglio lo ha dato quando nel secondo tempo è tornato alla vecchia abitudine di partire largo a destra, ed il secondo che si da da fare come può correndo in modo estenuante, e cercando sempre il dialogo con i compagni, sfiorando la rete in un paio di occasioni. Il Toro ha vinto e questo è quello che conta, ora sotto con il lavoro in vista della trasferta a Bergamo contro l’Atalanta, c’è ancora da affinare parecchio, ma con l’iniezione di fiducia dopo la vittoria contro il Sassuolo tutto potrebbe prendere una piega migliore!

Sempre avanti e con grinta, come sempre FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!



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