Da Barcellona a Torino, dal Palau Sant Jordi al Palazzo del Nuoto, dai Campionati del Mondo ai World Masters Games. Cambia la piscina, cambiano l’età e le ambizioni dei partecipanti ma non cambia la passione per l’acqua. Cominciate oggi le gare di nuoto, con gli 800 stile libero femminili e maschili; decine di atleti ai blocchi di partenza, divisi in batterie secondo il loro tempo di iscrizione.
Forse lo spettacolo più bello si vede sugli spalti che a partire dalle 10 cominciano a riempirsi. Gli sportivi arrivano a gruppi; la provenienza si deduce da scritte e colori sulle loro magliette e dalle bandiere che sventolano. Ieri sera tutti hanno partecipato alla cerimonia di apertura: “uno spettacolo molto coinvolgente” racconta un signore australiano, seduto in tribuna per seguire la gara della moglie, “il colpo d’occhio della piazza era fantastico, con migliaia di persone provenienti da tutto il mondo”. Un bel viaggio per questo gentilissimo 75enne, per la prima volta a Torino ma già conoscitore del Piemonte, grazie ai suoi giri in bicicletta tra Alba e Asti. Proprio il ciclismo l’ha portato per la prima volta ai WMG: “ieri ho partecipato al duathlon e l’11 sarò impegnato nel triathlon, ma con la bici gareggerò anche nella prova su strada”.
I World Masters Games sono un’occasione di scambio tra gente di paesi diversi, ma anche tra connazionali. Un signore giapponese ha aggregato una decina di veterane del nuoto, diventando il loro allenatore-accompagnatore. “La maggior parte di noi viene da Tokyo” dice, “ma alcuni dall’isola di Hokkaido e da altre città. Ci siamo conosciuti quando siamo arrivati”. L’età media del gruppo è 72 anni, pochi rispetto ai 93 della ranista Michiko Hamuro, donna più anziana dei WMG. Per quasi tutti si tratta della quinta partecipazione alle Olimpiadi Master.Un’altra compagnia numerosa è quella canadese. Per qualcuno il nuoto è stata una vocazione adulta, per altri una passione coltivata fin da piccoli: “ho iniziato da bambina” ricorda una di loro, giunta a Torino con la figlia “poi ho smesso per 10 anni e ho ricominciato nel 2006, quando ho scoperto i master; adesso non voglio più smettere”. I WMG sono un’occasione per visitare la città: “ieri abbiamo visto lo Stadio Olimpico e il Museo dello Sport”; poi, ridendo, chiedono: “qualche museo bello? Per caso Andrea Bocelli fa un concerto in questi giorni?”.
Centinaia di atleti master si metteranno alla prova su distanze diverse e in più di uno stile, per vivere a fondo il loro mondiale o la loro Olimpiade. E pazienza se in vasca non vedremo Cesar Cielo Filho, idolo delle ragazze brasiliane, o Kosuke Kitajima, il preferito dei giapponesi; in questi giorni tutti saranno campioni.
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