Sotto un sole battente si è appena conclusa la gara di tiro del giavellotto categoria master 50. Tra il prato e la pista dello stadio Primo Nebiolo un atleta con gli occhiali scatta foto e scambia due chiacchere con gli altri partecipanti. Sembra uno come tutti gli altri, nella canottiera rossa scura del suo paese, la Lettonia; ma dietro all’apparenza si nasconde un grandissimo campione, capace di vincere la medaglia d’oro olimpica, a Mosca nel 1980.
“È passato davvero un sacco di tempo” racconta “in quell’occasione gareggiai per l’Unione Sovietica e vinsi con una misura di 91,2 metri”. Un curioso aneddoto è legato a quella gara. Dopo i primi tre tiri solo 8 dei 12 finalisti avrebbero proseguito la corsa al primo gradino del podio. Con due tentativi nulli Kula rischiò l’eliminazione quando il suo terzo giavellotto non si conficcò nel terreno, pur volando molto lontano. Il giudice convalidò il lancio e di lì a poco il lettone scrisse la sua pagina di storia sportiva.
Nel 1981 il 54enne di Ventspils vinse le Universiadi di Bucarest, stabilendo il record mondiale della competizione e due anni dopo si confermò a Edmonton. Nel 1983 arrivò anche il bronzo mondiale, a Helsinki. Proprio nella capitale finlandese disputò il suo ultimo Campionato del mondo, 10 anni dopo. “Ho smesso all’età di 33 anni, dopo un’operazione al gomito” spiega “poi ho ricominciato ad allenarmi per le gare dei veterani”.
Per la prima volta a Torino, Dainis Kula non ha dubbi: “i World Masters Games hanno un’atmosfera simile a quella dei Giochi Olimpici, non per niente sono le Olimpiadi dei Master. La partecipazione di gente proveniente da tutto il mondo rende speciale questo evento”. Per visitare la città ci sarà tempo nei prossimi giorni, anche se il campione lettone si divertirà soprattutto nel guardare altre discipline: “mi piacciono basket e pallavolo, molto popolari nel mio paese. Verrò a vedere anche altre gare di atletica, di cui amo tutte le specialità”.
Oggi l’oro olimpico di Mosca si è dovuto accontentare dell’argento, dietro al russo Sergei Lodochnikov: “anche ai World Master Championships ero arrivato secondo” e sorridendo aggiunge: “forse la prossima volta arriverò davanti a tutti”.
Guarda dove praticare Sport a Torino
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake