di Nicola Baratta
Foto della Città di Torino
La corruzione non conosce limiti o confini geografici, questa volta e'toccato al centro piemontese verificarne gli effetti, a finire in manette un geometra comunale addetto all'ufficio edilizia privata che per rilasciare una licenza senza troppi se e ma, ha chiesto 1000 euro di mazzetta. Quello che non sapeva il caro geometra è che, era una trappola ben studiata dalle forze dell'ordine, volte a fermare questo abuso di potere (le banconote erano infatti segnate), infatti appena presa la busta con i soldi, scatta l'immediato arresto in fragranza di reato. Naturalmente, gli è stato tolto il lavoro, fatta giustizia e non prenderà neanche la pensione, potremmo dire che alla fine se la cercano, niente giustifica una cosa del genere, un impiegato pubblico non può e non deve abusare della sua posizione per fare i suoi comodi. Ciò che conta è che la giustizia in definitiva faccia il suo corso, che sia certa la pena, così da essere da deterrente per i potenziali criminali del domani, il nostro paese ha bisogno di voltare pagina e che siano fatte rispettare le regole.
COMMENTI (1)
Inviato il 10 aprile a 18:17
Questa volta la corruzione ha toccato ambienti pubblici di Torino ma pochi giorni prima senza tanto clamore è toccato in certi paesini e cittadine della Provincia di Cuneo e dell'Imperiese, Savonese.. Comuni e Enti pubblici confinanti di Piemonte, Liguria e Lombardia vi sono vari illeciti di infiltrazione mafiose massoneria concussione ecc. ecc. e sempre presente come prima..la "tangentopoli" corruzione continua..:www.casadellalegalita.org