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Tormenta, ma non di neve

Creato il 06 gennaio 2022 da Annalife @Annalisa
Tormenta, neveLungo, complesso, interessante

Scopro soltanto ora che Anne Holt, oltre che avvocato e giornalista, è stata per un paio d'anni Ministro della Giustizia norvegese, così mi spiego meglio la sua capacità di penetrare nelle pieghe del sistema giudiziario (e, più in generale, politico) della sua patria.

È intorno a complicati intrighi di sottobosco politico, infatti, che si svolge questa seconda avventura di Selma Falck (la prima, " La pista ", non l'ho letta, e vi si accenna qui e là nelle pagine): complicati ma, nonostante tutto, non impossibili da seguire: i personaggi principali sono pochi e ben definiti, chiaramente identificabili nelle loro azioni e nelle loro motivazioni, per quanto intricate o lontane nel tempo possano essere; la costruzione è tipica dei romanzi di Holt, con salti avanti e indietro nel tempo, che sono però ben distinti da due scansioni temporali (estate, autunno); le implicazioni storiche e politiche vengono spiegate con precisione e sufficiente linearità.

Ovviamente, se a un lettore non interessano gli intrighi squisitamente politici e i retroscena che fanno a venire a galla tutta la melma presente nel corpo dirigente norvegese, questo romanzo è da evitare. Se invece si vuole scoprire come anche nell'algida Norvegia serpeggino le stesse melmose correnti che sono sempre più evidenti nel fiume della politica italiana, questa può essere una bella occasione. Perché, se da un certo punto in poi l'attenzione è tutta rivolta alla ricostruzione degli avvenimenti nella testa confusa di una Selma persa in alta montagna, le prime pagine fotografano con precisione una situazione che dovrebbe ricordarci qualcosa:

" In pratica, oggigiorno le vere malefatte rimangono impunite. Una bacchettata sulle dita e due settimane di bufera mediatica, poi si torna alla normalità come se nulla fosse".
" Prima noi politici la pagavamo cara se facevamo qualcosa di sbagliato. Adesso siamo oggetto di denigrazione, disprezzo e odio quando facciamo la cosa giusta".
" Stavolta tutta questa merda non arriverà marciando con il passo dell'oca e con degli orridi elmetti [...] Il leader non è un tappetto con tanto di baffi e cani che fa la voce grossa, oh, no. Stavolta, tutta questa merda arriva furtivamente e strisciando. [...] Oggigiorno il nazionalismo l'odio, l'antisemitismo, il disprezzo per i politici, la paura verso lo straniero e l'autoritarismo [...] arrivano via Internet! I social, le fake news. Le menzogne non devono più essere urlate davanti a masse accecate per risultare efficaci ".

Se si aggiunge che uno dei personaggi (antiglobalista, antieuropeo, anti-immigrazione, attivo sui social per bersagliare spietato e sprezzante i suoi avversari, con tanto di followers minacciosi e fuori di testa) viene paragonato al pifferaio magico " che, con indosso il suo bel vestito di Arlecchino, suonava uno strumento davanti a uno stuolo infinito di ratti ", direi che il ritratto della nostra classe politica può dirsi completato.

In seguito, all'incirca verso il sesto, settimo capitolo, le considerazioni generali vengono sostituite dal 'particolare', e l'ex-avvocato nonché investigatrice privata Selma si trova a risolvere un caso di omicidio mentre, in parallelo, qualcuno tenta di sviluppare un certo complotto e qualcun altro cerca di impedirlo. Abbiamo così due personaggi principali da seguire: l'investigatrice e il ministro della giustizia, in crisi tanto politica che famigliare. Negli spazi delle due trame, l'autrice inserisce molti altri temi: il conflittuale rapporto genitori/figli, la violenza, l'uso spregiudicato e negativo dei social, il ruolo dei potenti che gestiscono la realtà. Sì, tanta roba, che però, a mio parere, l'autrice riesce a inserire all'interno del racconto principale, alleggerendo (se si può dire per argomenti così impegnativi) le parti storico-politiche con le opportune digressioni che aiutano anche a precisare e capire carattere e storia dei protagonisti.

In definitiva, insomma, un buon giallo, complesso ma interessante, ben calibrato, capace di farci conoscere anche la dimensione sociale e politica entro cui si muovono i personaggi, e di porci interrogativi interessanti su ciò che è la democrazia, e verso dove si sta muovendo la nostra civiltà.

Anne Holt
a
Einaudi Stile Libero, 2021
Traduzione di Margherita Podestà Heir
21 euro


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