Torna il TFF: assenza del logo e riduzione degli spazi

Creato il 10 ottobre 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Dal 21 al 29 novembre 2014, Torino vedrà la 32° edizione del “suo” TFF, il Torino Film Festival, sotto la direzione di Emanuela Martini. Quest’anno, però, l’evento si aprirà con alcune rinunce rispetto agli anni passati. In primis, non sarà più possibile ammirare il logo “TFF” che, come ogni anno, svettava con le sue lettere scarlatte in piazza Castello. L’edizione 2014, tra le altre novità, si farà infatti ricordare anche a causa dell’assenza del logo davanti a Palazzo Madama, a causa dei necessari tagli alle spese. Spese che non consentono più di mettere in mostra il simbolo della manifestazione cinematografica torinese. Secondo Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema, “In tempi di risorse scarse dobbiamo pensare più alla sostanza e meno all’apparenza”, e l’assenza del “TFF” rosso permette un risparmio pari a 15.000 euro, comprensivi dei costi di allaccio e della posa. Il risparmio totale per l’organizzazione del festival, invece, dovrebbe aggirarsi intorno ai 120.000 euro rispetto ai costi previsti. Il logo potrebbe però tornare in una veste più impalpabile, attraverso i maxischermi che potrebbero essere installati in piazza Castello e grazie alle Maserati da esposizione che sponsorizzano l’evento. In assenza del logo rosso fuoco, il TFF si fregia di uno scatto di Jerry Schatzberg, fotografo americano, come simbolo dell’edizione di quest’anno. L’immagine è un autoscatto datato 1975, in cui l’artista fotografa il proprio riflesso su uno specchio frantumato, dal significato intendibile come un’intenzione di “rompere gli schemi, le regole, spezzare i limiti dell’immagine riprodotta, mettersi in gioco e in discussione personalmente, andare oltre, sempre.”

Si è parlato di rinunce: il Festival vedrà ridotto anche il numero di sale in cui svolgersi, con la perdita del Lux della Galleria San Federico. I poli rimanenti saranno soltanto il Cinema Massimo di via Verdi, sotto la Mole, e il cinema Reposi di via XX Settembre. Il Cinema Classico di piazza Vittorio sarà invece dedicato alle proiezioni per la stampa, contrariamente a come avveniva gli anni precedenti, nelle parole di Barbera: -Le sale del Massimo, però, saranno dedicate tutte agli spettatori, mentre nelle altre edizioni una era riservata ai giornalisti-. Il risparmio quantificato è di circa 70.000 euro. Saranno assenti anche l’ospite d’onore, di solito un attore, e l’ulteriore biglietteria che di solito sorgeva tra via Buozzi e via Amendola.


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