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Torna in libreria il TRATTATO DELLA VITA ELEGANTE

Creato il 14 luglio 2011 da Ilbicchierediverso

 

Torna in libreria il TRATTATO DELLA VITA ELEGANTE
Finalmente torna in una nuova edizione, completamente differente dalle precedenti, l’amato e stra citato TRATTATO DELLA VITA ELEGANTE di Honoré de Balzac.

Lo troveremo negli scaffali tra qualche giorno, grazie alla casa editrice Piano B Edizioni, con la curatela di Alex Pietrogiacomi, disegni di Massimiliano Mocchia di Coggiola, un intervento della professoressa Tiziana Goruppi (curatrice dell’ultima edizione del 1998 e francesista) e la postfazione di Salvatore Parisi.

Un saggio incompiuto che da troppo tempo mancava nelle librerie dei gentleman e dei dandy italiani.

Quello che salta subito all’occhio, anche per volontà del curatore, è il percorso di lettura doppio e ambivalente che si può fare del Trattato come possiamo leggere da questo passaggio “Balzac ha degli intenti manifesti e altri non manifesti, abilmente occultati. Egli pone l’accento sull’aristocrazia, ma difende l’artista che vive del suo ozio che è il suo lavoro e il suo lavoro che è il suo riposo, un uomo elegante e trasandato che è sempre grande. Difende il dandy, pur disapprovandolo (“ Le Dandysme est une hérésie de la vie élégante”) perché subito dopo sottolinea come si debba usare pensiero e scienza, consacrandoli e attingendo ad essi, cosa che molti dandies hanno fatto e continuano a fare”.

Dunque non restiamo ancorati a una concezione didascalica e rigida dell’eleganza , anzi, con questa edizione si aprono domande e interrogativi che vogliono tendere a scardinare alcuni preconcetti che il libro del maestro francese poteva instillare senza essere letto con la dovuta attenzione. “All’inizio ovviamente lo considerai per quello che sembrava essere, un manuale che dettava rigidamente le regole da seguire per il raggiungimento dello status di homo elegans, ma poi si è svelato per quello che davvero è, un viaggio alla riscoperta della comprensione del gusto e della bellezza.” a confermare quanto detto ci pensa anche Salvatore Parisi che mette subito in chiaro con queste parole la doppia personalità di Balzac e continua con un viaggio intorno e dentro il nuovo concetto di Bello, lasciando tracce di psicologia e buon gusto.

Il testo rivive davvero in un’edizione felice, i disegni di Massimiliano Mocchia di Coggiola sono straordinariamente fedeli allo spirito racchiuso nel Traité, lasciando intravedere anche piccoli giochi moderni.

Molti lo considerano un testo minore, ma Tiziana Goruppi ci tiene subito a specificare “[…] un piccolo capolavoro di sensibilità e intelligenza non solo del suo genere, le cosiddette “fisiologie”, ma anche in assoluto per la sottigliezza e la disinvoltura con cui Balzac si confronta con una delle problematiche sociali chiave del suo tempo, l’abito, la moda e l’eleganza”

E noi siamo decisamente d’accordo con la professoressa e applaudiamo felici l’operato di questa squadra che ha riportato in vita un testo essenziale per il nostro pensiero, un libro intramontabile e da cui trarre ispirazione

Buona scelta

IBD

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Note biografiche sul curatore, il disegnatore e in contributors

Alex Pietrogiacomi

è ufficio stampa, consulente editoriale e scrittore e lavora con diverse case editrici italiane. Giornalista freelance, scrive anche per molte riviste letterarie online.

Direttore di palinsesto e conduttore su R.C.F. 101.8, ha collaborato con Vittorio Castelnuovo nel suo programma su Radio Città Futura e con molte emittenti nazionali.

Assorbire è il verbo che più lo convince nella sua vita.

Il conte Massimiliano Mocchia di Coggiola

vive a Parigi.

Autore di molti saggi sulla storia della moda maschile, ha pubblicato degli articoli per «Monsieur» e diverse introduzioni e illustrazioni per i libri di Ivano Comi dedicati al dandismo e a Brummell.

È il curatore di Filosofia del dandismo e L’arte di essere povero, pubblicati da Excelsior 1881.

Tiziana Goruppi

ha svolto finora la sua attività di ricerca prevalentemente sulla letteratura francese dell’Ottocento, studiando in particolare autori come Mallarmé, Ghil, Mockel, De Gourmont, Chateaubriand, Zola, Dumas, De Maupassant.

Da qualche anno la sua ricerca si è focalizzata su alcuni aspetti del pensiero e della cultura francesi, come la nascita della figura dell’intellettuale e il dibattito che ne è nato in Francia e in Italia; la presenza dell’antisemitismo in Francia con particolare riguardo al celebre caso Dreyfus; la costituzione e la costruzione del mito politico in età moderna, come quello di Napoleone e del “Salvatore”.

Parallelamente all’attività di ricerca si è dedicata alla traduzione di testi francesi, alcuni inediti in Italia.

Professore ordinario di Letteratura francese presso la Facoltà di Lingue e letterature straniere presso l’Università di Pisa. Insegna anche Storia della cultura francese. Condirettore della collana di traduzioni con testo a fronte Melusina, ets, Pisa.

Salvatore Parisi

è psicologo clinico e direttore della Scuola Romana Rorschach. Si dedica all’Arte del vivere elegante. Fumatore

di pipa e di sigarette è però al sigaro Avana che ha consacrato una parte importante della propria vita. Oltre a numerose pubblicazioni scientifiche è autore del libro Il sigaro Avana secondo Salvatore Parisi, per i tipi di Acta Edizioni.

 


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