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La nube arriva in Italia. Dopo alcune settimane di tregua, è riapparso sull’orizzonte europeo lo spettro maligno della nube di cenere dal vulcano islandese, che stamani dall’Atlantico si protende lungo i Pirenei e stende la sua ombra fino a Barcellona, a Madrid, ma anche a Marsiglia, costringendo a terra cinquemila voli fra Spagna del nord e Portogallo. Sedici gli aeroporti chiusi ieri. Preoccupate le compagnie aeree che stanno ancora contando i danni per il precedente blocco.
Qualche settimana fa, il fermo-voli gettò nel caos anche l’Italia.La chiusura dello spazio aereo del Nord Italia dallwe 8 alle 14, spiega l’Enac in una nota non riguarda gli scali di Venezia, Trieste e Rimini che rimarranno aperti al traffico. L’interdizione al volo di gran parte del Nord Italia, dalle 08:00 alle 14:00 ora italiana di domenica 9 maggio, è stata decisa, spiega l’Ente, a seguito delle informazioni fornite intorno alla mezzanotte dal Bollettino CFMU di Eurocontrol, che hanno evidenziato la presenza di cenere vulcanica nello spazio aereo indicato, non compatibile con i parametri di sicurezza stabiliti dai costruttori di motori d’aereo. Il bollettino CFMU di Eurocontrol rielabora le previsioni sullo spostamento della nube del vulcano islandese Eyjafjallajkull, compiute dal VAAC (Volcanic Ash Advisory Center) del Met Office di Londra, adottando criteri - approvati dai Ministri dei Trasporti dei Paesi della Comunità Europea - che consentono di delimitare con maggior accuratezza la «no-fly zone» da interdire al traffico, con un parametro attendibile circa il livello di concentrazione della cenere vulcanica.
La decisione di chiudere lo spazio aereo del Nord Italia è stata imposta dall’ultimo bollettino di Eurocontrol ma si potrebbe decidere la riapertura dei voli nella tarda mattinata. Lo ha affermato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. «L’ultimo bollettino di Eurocontrol sulla nube vulcanica, emesso intorno alla mezzanotte - afferma il ministro - ha imposto la chiusura degli scali aeroportuali del nord Italia ad esclusione di Venezia, Treviso e Rimini. Si conta di poterli riaprire al traffico nel primo pomeriggio». A partire dal tardo pomeriggio di oggi la nube provocato dal vulcano islandese lascerà gran parte dell’Italia e, a notte inoltrata, «i cieli italiani saranno completamente sgombri dalle ceneri vulcaniche». Questo l’ultimo aggiornamento nelle mappe del Vaac (Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche).
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