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Torneo di barcellona, nadal ritrova il sorriso

Creato il 28 aprile 2013 da Postpopuli @PostPopuli

 

         di Nicola Pucci

 

Scottato dal capitombolo di Montecarlo dopo otto anni di principato incontrastato, Rafael Nadal sposta bagagli e racchette al torneo di Barcellona e ritrova il sorriso. Il Trofeo Conde de Godò non ha il blasone dell’evento monegasco, è un ATP World Tour 500 series, ma per il maiorchino equivale ad un ritorno a casa e l’albo d’oro lo saluta vincitore, pure qui, per l’ottava volta su nove partecipazioni, se è vero che l’unica sconfitta da queste parti risale all’edizone 2003 quando Rafa, neppure diciassettenne, fu battuto da Alex Corretja. Da quel lontano dì solo vittorie, e anche per quest’anno Nadal non ha lasciato opportunità alcuna agli avversari incontrati lungo la strada che porta al titolo.

Nadal impegnato al torneo di Barcellona - da marca.com

Nadal impegnato al torneo di Barcellona – da marca.com

Suonerà strano ma Nadal si presentava al via accreditato della testa di serie numero 2, in quanto il soldatino Ferrer da alcune settimane lo ha scavalcato in ranking alla posizione numero 4. Ma David è in condizioni fisiche approssimative e lascia la competizione già al debutto, fatto fuori – pensa te – da Dmitry Tursunov, uno che con la terra non è mai andato particolarmente in sintonia. Rafael trova allora percorso in discesa e dopo i successi con l’onesto pedalatore argentino Berlocq, 6-4 6-2, e il talentuoso francese Paire, 7-6 6-2, ingrana la marcia superiore fin dai quarti di finale dove sotterra Albert Ramos con l’eloquente score di 6-3 6-0. In semifinale ci prova Milos Raonic, poderoso bombardiere che sta cercando la chiave di volta per domare anche le superfici lente, ma dopo un primo set combattuto Nadal prende il largo e col 6-4 6-0 a referto vola in finale.

La parte alta del tabellone, orfana di Ferrer, premia l’hombre che figura spesso tra i primi ma resta sempre dietro negli appuntamenti che contano. Nicolas Almagro, numero 12 del mondo, bel rovescio e colpi da fondo che penetrano, liquida in successione Dodig, Granollers, Monaco e Kohlschreiber, tutto rigorosamente in due set ma in finale Nadal ricorda al compagno di bandiera che lo spagnolo che comanda è lui e, dopo l’effimero 0-3 con doppio break di inizio partita, il 6-4 6-3 in 1ora32minuti lo conferma principe di Barcellona. In assenza di Djokovic, caro Rafa, conviene raccogliere quel che passa il convento…

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