Halfredson contrasta Borja Valero
4 DICEMBRE – Dopo la cocente sconfitta patita allo scadere nel derby contro il Chievo, tutto l’ambiente gialloblù confidava in una pronta reazione nel cosiddetto “monday night” contro la Fiorentina. La reazione per certi versi si è vista – molti addetti ai lavori hanno avuto addirittura anche parole di elogio – ma sembra non essere bastata visto che l’incontro ci ha visti uscire dal campo sconfitti per quattro reti a tre. Anche se posso sembrare una voce “fuori dal coro”, secondo me la prestazione del Verona è stata tutt’altro che entusiasmante. Troppi gli aspetti negativi , specialmente in fase difensiva e di costruzione del gioco, per poter vedere – come dire – il “bicchiere mezzo pieno”. Senza dimenticare che non mi hanno trovato del tutto d’accordo alcune scelte operate da Mandorlini. Sempre dopo il derby, molti di noi si aspettavano qualche novità ma le speranze sono state ancora una volta disattese. A destare particolari perplessità è stato sicuramente l’inserimento tra i titolari di Jankovic e Hallfredsson. Mentre il serbo – almeno fino a quando è rimasto in campo prima di essere espulso ad inizio ripresa – è apparso fumoso ed inconcludente, il vichingo islandese ha rappresentato a mio avviso il vero tallone d’achille del centrocampo scaligero. Mai in partita, incapace di far ripartire l’azione e soprattutto protagonista in negativo del raddoppio viola. Il tecnico gialloblù continua inoltre ad insistere quasi con ostinazione su giocatori bisognosi di “tirare il fiato” come Toni e Jorginho o in evidente parabola discendente come Cacciatore. E questo rimane un aspetto difficile da spiegare perché non si comprende il motivo che spinge Mandorlini a puntare sempre su certi giocatori quando la rosa a disposizione è decisamente ampia e competitiva e le scelte sono di conseguenza più d’una. E ancora più inspiegabile appare l’ingresso di Cacia a poco meno di cinque minuti dal fischio finale invece di sfruttare sin da subito la spinta data dalla rete di Jorginho, con la quale i gialloblù erano riusciti a riaprire l’incontro ad un quarto d’ora dal termine. In buona sostanza credo anche che le partite valga sempre la pena di giocarsele fino in fondo – in alcuni tratti gli uomini in casacca gialla sono sembrati quasi remissivi – perché altrimenti si rischia di lasciare sempre qualcosa di intentato.
Nonostante tutto comunque la classifica fortunatamente ancora ci sorride – ventidue punti sono sempre un ottimo bottino – e ci permette di rimanere tranquilli. Le tre sconfitte di fila ci impongono tuttavia una netta sterzata per scacciare quanto prima l’ombra di una pericolosa crisi. Credo e sono convinto che il Verona sia una buona squadra ma non dimentico che siamo una neopromossa che deve raggiungere quanto prima la fatidica soglia dei 40 punti. Bando quindi a voli pindarici perché non fanno – almeno per il momento – al caso nostro. Ma come ha detto anche Luca Toni del dopo partita “ …siamo andati meglio dopo la sconfitta contro il Chievo ma dopo tre risultati negativi dobbiamo assolutamente tornare a fare punti..”. Impossibile dargli torto…
Enrico Brigi
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