I concorsi sono e restano una nota dolente: dunque, torniamo a parlare di concorsi
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Avevamo già trattato questo argomento, cercando di capire se, effettivamente, partecipare a un concorso, un contest o un premio letterario potesse essere più o meno utile. In effetti, taluni di questi eventi possono servire da trampolino di lancio per alcuni autori, se non altro perché possono diventare il reale specchio di gradimento e la conferma del valore di quanto si è scritto. Soprattutto quando si ha a che fare con concorsi non truccati ma concreti e trasparenti. Bene, partiamo di nuovo da questo punto: come fare a riconoscere un concorso affidabile da uno taroccato?
Ve lo diciamo subito: non è facile!
E non lo è per diverse ragioni, a partire dai parametri presenti in un bando, da ciò che viene richiesto e dal comportamento successivo dell'organizzazione. Direte: cosa c'entra il dopo? Ebbene, c'entra eccome. Ma facciamo un passo alla volta.
Come già vi avevamo dettoQUI sarebbe sempre meglio prediligere quegli eventi che non comportino una tassa di iscrizione, ma è anche vero che se i premi sono in denaro e le cifre sono appetibili, allora una tassa, che resti sotto i venti euro, è giustificata. Il bando deve essere chiaro, anzi chiarissimo e ci deve essere una email, un numero di telefono o qualsiasi altro mezzo per poter contattare l'organizzazione e ottenere risposte in tempo breve, non dopo settimane... o addirittura mesi. Se dall'altra parte ci sono persone che lavorano a un progetto in cui credono e per il quale sudano sette camice, allora qualsiasi dubbio vi verrà chiarito alla velocità della luce, in modo piuttosto esaustivo. Ma se dall'altra parte esiste solo una situazione di comodo, allora potrete anche aspettare all'infinito una risposta che non arriverà mai. Quindi, bandi chiari che, in caso di pubblicazione con un editore, diano il nome dello stesso e la modalità con cui avverrà la stessa pubblicazione. Non c'è alcuna soddisfazione nell'arrivare primi, pensando di aver trovato finalmente una via per l'editoria, e ritrovarsi con una CE a pagamento che cerca di riscuotere.
Inoltre, fate attenzione alle modalità di ritiro del premio.
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Concludendo, il mezzo migliore per sapere se partecipare a un concorso o no è e resta sempre quello dell'informazione. Il web ormai fornisce diverse opinioni che possono essere consultate, esistono anche gruppi su fb o su altre piattaforme in grado di darvi le giuste indicazioni e suggerimenti su quanto possa essere trasparente un determinato evento o quanto possa essere prestigioso. Quindi, prima di gettarvi a capofitto in qualcosa che potrebbe diventare più una grana che una gioia, informatevi e informatevi ancora.