Il punto non è che Torno subito è un film indipendente.
E non è nemmeno il fatto che l’intero cast è la troupe abbiano lavorato gratis.
Se vogliamo non si tratta nemmeno del fatto che Torno subito è distribuito con Licenza Creative Commons e si può guardare direttamente online dal sito ufficiale.
E addirittura non punterei l’attenzione neanche sul fatto che un film nato con queste premesse sia stato richiesto per esssere selezionato per i Nastri d’argento.
No, il punto è che Torno subito è uno splendido film e Simone Damiani e il gruppetto (non indifferente per la verità) di suoi amici hanno fatto un ottimo lavoro.
Alberto fa la scimmia.
Non parla più con nessuno, si muove come una scimmia e come tale si comporta.
Così la sorella Miranda prova a chiamare il vecchio amico Michele col quale hanno perso i contatti da più di un anno per vedere se riesce a smuovere il fratello scimmia.
Michele si arma di buona volontà anche se non sembra molto interessato alla questione e si presenta nei luoghi della sua infanzia.
La vicinanza con Alberto servirà quantomeno a farlo riflettere sulla sua vita e a rimettere nel giusto ordine le priorità.
Un “bravi tutti” sarebbe forse riduttivo ma non c’è dubbio che Torno subito sia un lavoro ben diretto, ben montato e interpretato in maniera in alcuni casi davvero eccellente.
Impossibile classificarlo in un genere, c’è dentro la vita di un gruppo di persone, il crollo dei sogni, il quotidiano che appiattisce la fantasia ed il desiderio di staccare, allontanarsi da un mondo che ha deluso, anche se la soluzione trovata da Alberto ricorda molto quella scelta da Eduardo De Filippo in Le voci di dentro (e scusate l’azzardato paragone).
Damiani ci porta continuamente avanti e indietro nella storia per elemosinarci episodi passati che servono a chiarire cosa è successo e cosa potrebbe (potrebbe!) aver portato Alberto a chiudersi così in se stesso.
E poi ci sono le curiosità.
Il doppio dialogo di Michele con Carla e Anita (Giorgia Panico) in due momenti e luoghi diversi montato in un’unica coinvolgente soluzione.
Come l’omaggio alla finale del mondiale 1982, evidente e prolungato.
Accennavo alle interpretazioni.
A parte Tiziano Scrocca (che scimmiotta la scimmia), fanno buona mostra di se Federico Battilocchio e Anna Bellato (che mi è piaciuta particolarmente), mentre mi è sembrata ottima caratterista Martina Angelini.
E questa volta sfruttate la possibilità offerta dalla licenza del film e andate subito a guardarlo, così poi mi dite se siete daccordo con le mie impressioni.