Il rispetto dei nativi americani e dei capi storici che si sono opposti alle prevaricazioni statunitensi è così ridotto, che si possono mangiare panini “Toro seduto”, “Apache” e la tagliata “Cherokee” e così via. É un popolo distrutto con una violenza inaudita in nome dei soldi e del potere degli Stati Uniti. Il progresso è un’altra cosa. Chi ha veramente perso, nella storia? Quante cose possiamo imparare dai pochi superstiti del massacro?
Ha suscitato grandissimo scalpore la notizia dei panini dedicati a Giovanni Falcone e a Peppino Impastato, venduti a Vienna nel locale “Don Panino”.
Un’indignazione grandissima e giusta, alla quale ci associamo senza incertezze.
La stessa identica offesa la arreca ai Nativi Americani la Compagnia Generale Ristorazione SpA, usando come nomi dei propri hamburger, quelli di Toro Seduto, Nuvola Rossa, Geronimo e Cavallo Pazzo, insieme ad altri quali ““Apache”, “Navajo”, “Comanchee”, “Arapaho”, “Squaw Steak”, la tagliata “Cherokee”, il filetto “Sioux Beef“, il petto di pollo “Cheyenne chiken”… all’interno dei locali italiani in franchising di sua proprietà, denominati “Old Wild West”, sparsi in tutta l’Italia.
La Compagnia Generale Ristorazione SpA è già stata informata che l’uso dei nomi di questi uomini come nomi di hamburger è altamente offensivo per tutti i popoli Nativi Americani, attraverso una campagna informativa e da un articolo pubblicato su Indian Country Today Network, il più diffuso quotidiano del Paese Indiano, scritto da Julianne Jennings, E. Pequot-Nottoway, ricercatrice presso la Arizona State University.
Ma non ha mai fornito alcuna risposta alle tante proteste, i loro menù continuano ad infangare uomini che sono morti per difendere la libertà dei popoli a cui appartenevano, uomini che credevano negli stessi ideali di Giovanni Falcone e Peppino Impastato; altro periodo storico, altra localizzazione geografica, altro contesto, certo, ma identici ideali di Giustizia, Difesa e Libertà dagli oppressori!
“La memoria di Falcone e Impastato non può essere offesa da un panino austriaco”, è questo il titolo della giusta Petizione promossa da Rete 100 passi, indirizzata a Emma Bonino.
“La memoria di Toro Seduto, Geronimo, Nuvola Rossa e Cavallo Pazzo e dei Nativi Americani non può essere offesa da un hamburger italiano” è quello della giusta Petizione che rilanciamo noi invitandovi a firmarla e a diffonderla.
L’ Art. 2 della Costituzione Italiana” riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Tra questi, senza dubbio, vi è il diritto a non essere offesi attraverso l’uso commerciale di nomi di uomini che sono simboli di libertà e giustizia.
E’ forse possibile sostenere che quest’ultimi non abbiano pari dignità solo perché sono Indiani Americani? Il rispetto della Dignità umana, non ha confini, non ha patria, in quanto valore civile valido e fondante del riconoscimento ugualitario dell’intera Umanità!
La Dichiarazione dei Diritti dei Popoli Indigeni delle Nazioni Unite sancisce “che tutte le dottrine, politiche e pratiche che si basano o che sostengono la superiorità dei popoli o degli individui sulla base dell’origine nazionale, razziale, religiosa, etnica o di differenze culturali sono razziste, scientificamente false, giuridicamente nulle, moralmente esecrabili e socialmente ingiuste, e che i popoli indigeni, nell’esercizio dei propri diritti, devono essere liberi da ogni discriminazione di qualunque tipo”.
E, inoltre che:
“I popoli indigeni hanno il diritto al pieno godimento, sia come collettività che come individui, di tutti i diritti umani e le libertà fondamentali sancite dalla Carta delle Nazioni Unite, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e dalle norme internazionali sui diritti umani”.
Chiediamo che i nomi di Toro Seduto, Nuvola Rossa, Geronimo e Cavallo Pazzo, insieme ad altri quali ““Apache”, “Navajo”, “Comanchee”, “Arapaho”, “Squaw Steak”, la tagliata “Cherokee”, il filetto “Sioux Beef“, il petto di pollo “Cheyenne chiken” siano eliminati da tutti i menù dei locali “Old Wild West” e che sia fermata questa palese discriminazione razziale!
Aiutaci a difendere i Diritti Umani dei popoli Nativi Americani! I Nativi Americani sono Uomini, non hamburger!
Bianca Frassi, Alessandro Profeti, Blog Nativi Americani.it
A:
Gianandrea Gropplero di Troppenburg, Responsabile franchising “Old Wild West”
Old Wild West, Sede Torreano di Martignacco – Udine