La cioccolattosa di Ale è ormai un mito. Non solo per il "circolo" di noi amiche che l'abbiamo assaggiata dalle sue stesse manine, ma anche per la mia famiglia che la conosce ormai da tempo, anche se con qualche variante.
Me la insegnò una mia amica ai tempi dell'università, ma non la facevo da tanto. La mia ha un numero inferiore di uova. Ma quando ho assaggiato questa, molto più "cremosa" (ché di solito io la faccio cuocere troppo per distrazione), ho dovuto provarla.
E' una preparazione facilissima, e di sicuro effetto: una specie di soufflè che si cuoce esternamente rimanendo quasi in crema all'interno.
La qualità del cioccolato dev'essere eccellente, perché sarà lui a far tacere i commenti e a lasciare il posto al silenzio di chi assapora.
Impossibile che non piaccia, nonostante sia estremamente rapida da preparare.
E' sostenuta solo dagli albumi montati a neve, quindi vi consiglio una neve fermissima: una cottura attenta, in un forno a temperatura uniforme (io ho usato un ventilato), qualche minuto di sosta in forno spento, e un raffreddamento graduale (ambiente tiepido a finestre chiuse, o dentro una credenza) per non farla sgonfiare troppo velocemente.
Ciononostante, non avendo farina, la vedrete alzarsi in cottura ma si abbasserà leggermente dopo: non preoccupatevi, è la caratteristica del dolce.
Io ho voluto decorare la piccola conca che si è formata con panna, granella di pistacchio e palline colorate, ma non ditelo ad Ale, ché è troppo imbarazzante: la cioccolattosa è bella così com'è, e soprattutto al suo sapore non va aggiunto altro. La prossima volta la presenterò "nuda".
Per una tortiera da 28 cm
- 375 di cioccolata,
- 190 di burro,
- 300 di zucchero,
- 9 uova
Fondere cioccolato e burro a bagnomaria oppure al microonde.
Montate i 9 albumi a neve con 150 gr. di zucchero, poi montate i tuorli con 150 gr. di zucchero e un pizzico di sale.
Amalgamate la crema di cioccolato ai tuorli, mescolando bene, aggiungete un tappo di liquore (io amaretto, ma anche cointreau) o di scorza d'arancia grattuggiata e, alla fine, gli albumi montati, mescolando dall'alto verso il basso per non smontare l'impasto (operazione fondamentale).
Versate in una teglia teglia (preferibilmente apribile, ma la mia non lo era) imburrata e infarinata (la versione gluten free dev'essere foderata con carta forno, o solo imburrata, o infarinata con farina gluten free).
Infornate in forno preriscaldato a 180° per 40' circa.
L'interno deve rimanere umido.
Una volta spento ho lasciato 10 minuti in forno spento, poi ho capovolto in una gratella in un ambiente non ventilato e ho lasciato raffreddare completamente.