Ricetta postata più o meno un anno fa su Veganblog, è tra le nostre preferite, il primo radicchio raccolto è stato destinato a questa bontà. Dopo tanti mesi senza….. non potevo aspettare oltre!!!
La ricetta ha subito qualche piccolissima variante, vi offro la versione revisionata e super collaudata.
Ingredienti:
100 gr di farina di riso (Tibiona)
100 gr di farina di miglio (Tibiona)
50 gr di maizena
80 gr di zucchero di canna
200 gr radicchio di Chioggia
50 gr di mandorle pelate
1 vasetto di yogurt di soia
80-100 ml di latte vegetale
una bustina di lievito per dolci.
Per la finitura:
Zucchero di canna macinato (simil-velo)
Procedimento:
Tritare le mandorle, si deve ottenere un trito finissimo, metterle da parte.
Lavare accuratamente il radicchio. Tritarlo nel robot, ma senza ridurlo in purea, devono rimanere dei piccoli pezzetti di radicchio.
Setacciare insieme le farine con il lievito; unire lo zucchero, le mandorle e il radicchio, miscelare gli ingredienti.
Aggiungere lo yogurt di soia, per ultimo il latte vegetale.
Si deve ottenere un composto morbido, non troppo liquido; durante la cottura il radicchio rilascia un po’ d’acqua, è meglio lasciare il composto corposo.
Versare l’impasto in una tortiera oliata da 18 cm. di diametro, spolverizzare la superficie con lo zucchero di canna macinato.
Cuocere per 30-35 min. a 180°. Prova stecchino.
Ho eliminato l’olio presente nella prima versione, non è assolutamente necessario, si realizza un dolce ottimo, ben lievitato, morbido anche senza olio.
Per velocizzare la preparazione si può tritare il radicchio nel robot, ma attenzione…… non troppo finemente.
Nonostante la presenza del radicchio, non è amara, anzi è dolce, aromatica, insolita, buonissima.
Finalmente…… il radicchio è tornato!!!!
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