Magazine Cucina
Senza dubbio la torta che vado a presentare oggi fa parte di quelle golose ricette facili e veloci dal risultato assicurato. E quando si parla di ricette “furbe” la fonte non può essere che lei. Unica mia divagazione sul tema, l’utilizzo di farina integrale, di zucchero di canna, riducendo la dose rispetto all'originale e l’aggiunta di gocce di cioccolato
Curiosità: tante sono le leggende e gli aneddoti intorno a questo frutto. Le arance già appaiono nella mitologia greca: si narra che Giunone quando andò in sposa a Giove portò come dote degli alberelli che producevano frutti d’oro (arance e limoni) e che simboleggiavano la fecondità e la purezza (ecco perché ancora oggi c’è l’usanza nei matrimoni di utilizzare i fiori d’arancio). Giove fece trapiantare questi alberelli in un giardino e li fece custodire da un drago e dal canto di fanciulle mitologiche dette Esperidi (ecco perché il frutto degli agrumi viene chiamato esperidio). Sino a che Ercole non uccise il drago e fece conoscere queste pianticelle di agrumi agli uomini. A Roma, nel convento di Santa Sabina all’Aventino, si trova ancora oggi una pianta d’arancio che sarebbe stata portata lì nel 1220 da San Domenico (fondatore dei domenicani) dalla Spagna. Questa pianta è considerata “miracolosa” poiché riesce sempre a riprodursi e fruttificare. Le prime ricette dove compare l’arancia, in salse e acque aromatizzate, risalgono al periodo medioevale.
Torta delle Due Arance dal blog Araba Felice in Cucina
Ingredienti per una teglia tonda di 24 cm di diametro
2 grosse arance
2 uova intere
190 ml di olio di semi
230 g di zucchero (per l’Antro BronSugar Demerara Tropical Islands)
250 g di farina (per l’Antro Farina Integrale di Grano Tenero Macinata a Pietra Ruggeri)
una bustina di lievito per dolci
3 cucchiai di gocce di cioccolato fondente
Ingredienti per la glassa
circa 5-6 cucchiai di zucchero a velo vanigliato
succo d'arancia
Preparazione Sbucciare le arance ed eliminare la parte bianca. Tagliarle a spicchi ed eliminare i semi visibili, quindi metterli nel robot insieme alle uova e all'olio. Frullare finché il tutto è omogeneo, quindi aggiungere la farina, il lievito e lo zucchero. Frullare brevemente, unire infine le gocce di cioccolato e versare in teglia ricoperta con carta forno. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz'ora, quaranta minuti (verificare con la prova stecchino).
Farla raffreddare quindi preparare la glassa: aggiungere allo zucchero a velo un cucchiaio alla volta del liquido scelto fino ad ottenere una consistenza né troppo liquida né troppo densa, ma che si possa versare facilmente sulla torta. Aspettare che asciughi quindi servire.
Note di Araba Felice - data la presenza della arance intere nel dolce questo si mantiene molto morbido per quattro, cinque giorni.
- è forse ancora più buono il giorno dopo quello di preparazione.
- lo zucchero come sempre può essere diminuito, se lo si gradisce, ma la torta per me viene benissimo così.
Pillole di enologia: le 10 regole per una perfetta degustazione 1. Svolgere la degustazione in un ambiente con pareti chiare, silenzioso e senza odori e profumi. 2. Non usare profumi intensi che potrebbero interferire nell’identificare le sfumature odorose del vino. 3. Non ingerire sostanze dal sapore forte e persistente (cipolla, aglio, pepe, peperoncino, caramelle di menta, liquirizia, anice, caffè ecc…) prima di una degustazione per non alterare la sensibilità delle papille gustative. 4. Non fumare prima di una degustazione per lo stesso motivo di cui sopra. 5. Degustare il vino ad una temperatura adeguata. Ricordatevi che le basse temperature accentuano le sensazioni più aspre e aggressive, attenuando le sensazioni più morbide. In linea di massima i vini bianchi devono essere serviti a temperature inferiori rispetto ai vini rossi. 6. Non degustare più di 10-12 campioni di vino perché si finirebbe per perdere attenzione e concentrazione specie se non si è allenati. 7. Scegliere un orario opportuno. Le ore più favorevoli sono quelle del mattino perché ci troviamo al meglio delle nostra condizioni psicofisiche. Se la degustazione è fissata al pomeriggio deve essere lontana dal pranzo. 8. Seguire una sequenza logica nell’assaggio dei vini partendo dai bianchi giovani per arrivare ai rossi maturi e ai vini da dessert. Si deve infatti sempre partire dai vini più delicati, meno alcolici e dalla struttura più debole e salire man mano di struttura. 9. Non lasciarsi condizionare dalla fama del vino e del produttore. 10. Essere in perfetto stato di riposo e… non essere raffreddati!
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