Ho preparato e fotografato questa ricetta a Marzo per la festa della donna ma, non avendo ancora pubblicato il blog, è rimasta in cantiere fino ad ora. Ne ho condiviso le foto su Facebook e su Instagram, ma con il freddo invernale di questi giorni credo che sia il momento propizio per pubblicarla e riproporla per a festa della mamma, perché no!
Avevo infatti preparato questa torta pensando a mia madre e alla sua abilità e precisione quasi maniacale nello sbucciare le mele senza rompere mai la buccia. Avrei potuto guardare per ore la sua estrema maestria ed ogni volta ne rimanevo incantata.
Ma lasciamo da parte questi ricordi ormai lontani e sbiaditi e non fatevi idee troppo romantiche a riguardo perché non vi racconterò di come da piccola ho imparato ad impastare il pane o stendere la sfoglia con il matterello, non ci saranno poesie fatte di farine, spezie ed aromi: a casa mia non si cucinava, si puliva! A casa di mia nonna paterna non si cucinava: si ripulivano piante e fiori dalle erbacce, si arava l'orto, si andava lungo i fossi a raccogliere asparagi selvatici e campanule per le maestre e, in estate, si raccoglievano le pannocchie a schiena bassa e sotto il sole cocente.
A casa mia non c'è mai stato profumo di biscotti appena sfornati o ciambelle calde a colazione.
A casa mia c'era sempre e solo un profumo inconfondibile, quello del Lysoform.
Solo le mele cotte esercitano su di me l'effetto madeleine e richiamano alla mia memoria il profumo che inebriava la casa quando mia nonna cuoceva le mele nella stufa a legna.
Adesso lo chiamano comfort food perché è più cool, ma io continuo a preferire la visone poetica di Proust.
Cucinare era un dovere così come nutrirsi era un bisogno. Si doveva pulire, sistemare, studiare e riordinare tutti i giorni. Il sabato pomeriggio era dedicato prima di tutto alle faccende domestiche e poi allo studio.
Sarà forse per questo che sono cresciuta con l'ossessione per l'ordine, la precisione ed il rigore?
C'è chi è nato con le mani in pasta e chi è nato con lo strofinaccio in mano. Io sono, ovviamente, il caso numero 2, o meglio lo ero.
Per fortuna si cresce, si evolve e ci si crea una propria personalità se se ne ha la forza.
Non c'era bisogno scoprissi la mia fame perché, come dice un mio caro amico, sono in grado di mangiare l'equivalente del PIL del Congo a colazione. Ho scoperto però con il tempo la mia passione per la fotografia e per la cucina vegan, nonché la mia forte resistenza nel non disinfettare tutti i ripiani e le mensole per ore dopo aver spadellato 5 minuti.
Ognuno ha i propri difetti, io vi ho svelato uno dei miei!
Trattandosi di una torta di mele, oggi voglio approfondire brevemente questo argomento. Prometto che sarà concisa stavolta!
Ci sono una quantità infinita di qualità di mele italiane ma, essendo il mio compagno meranese, non posso far altro che dirvi molto spontaneamente che le migliori sono proprio quelle alto atesine.
La mela è un frutto ipocalorico adatto ai diabetici o a chi segue una dieta con basso apporto di zuccheri, contiene infatti solo 40-50Kcal per 100g ed ha una percentuale ridotta di grassi e proteine. Garantisce un buon apporto di sali minerali e fibre e contiene Vitamine del gruppo B e le ormai famose Vit A Vit C e Vit PP.
Questo frutto croccante e succoso aiuta inoltre abbassare ad il colesterolo "cattivo" (LDL) e aumentano quello buono (HDL) , rappresenta un prezioso aiuto nella prevenzione dei tumori e a mantenere sotto controllo il livelli di glicemia, regolando quindi l'assorbimento degli zuccheri.
Se le mele crude sono astringenti, le mele cotte invece combattono la stipsi e sono ormai ampiamente riconosciute le loro proprietà depurative nei confronti delle vie respiratorie ed infatti il loro consumo è fortemente consigliato in caso di asma.
Se siete così fortunati da potervi prende una vacanza e decidete di trascorrere qualche giorno di relax in uno dei tantissimi SPA Hotel alto atesini o trentini, siate certi che sia il ristorante che il centro benessere avranno in carta un menù intero che vede come ingrediente principale le mele!
Grazie alle sue innumerevoli proprietà salutari infatti, le mele vengono sfruttate anche in cosmetica.
Troverete ad attendervi creme, impacchi, maschere e bagni con proprietà tonificanti, ati-age, idratanti e protettive. Fidatevi, ne so qualcosa perché sino a qualche anno fa ero anch'io una delle tante facce sorridenti dietro a quella divisa bianco candido. Mi raccomando, siate gentili con le terapiste!
Attenzione: i trattamenti a base di latte o yogurt e mela non sono mai Vegan, ahimè.
Le Beauty Tips
Dopo aver deterso il viso, tamponate il viso con del succo di mela per un effetto rassodante. Se aggiungete qualche goccia di succo di limone otterrete invece un tonico astringente, schiarente e tonificante.
Vegan e senza glutine senza zuccheri raffinati senza farine raffinateMela grattugiata o purea di mela e latte di cocco sono uno spuntino sano, ma anche una perfetta maschera nutriente.
Questa ricetta è
leggera e dietetica (solo 35g olio o 45g burro di mandorle)
facile e veloce
sana e naturale
perfetta per la colazione, la merenda e per le occasioni speciali
adatta a tutta la famiglia
ricca di frutta, vitamine e fibre
dietetica ed ipocalorica
a basso indice glicemico
- Se utilizzate la bacca di vaniglia: incidere il baccello e prelevarne i semi. Mettere i semi ed il baccello ed i semi a bollire a fuoco lento con 60g di latte. Lasciar raffreddare e mettere da parte.
- Lavare e sbucciare la mela più grande ed affettatela con una mandolina. Ottenere delle fette tonde e abbastanza sottili e tagliarle a metà verticalmente in fondo da ricavare 2 spicchi. Se volete ricreare la rosa, affettate 5-6 fette molto finemente, come fosse un carpaccio.
- Disporre le fette su un foglio di carta forno e spennellare con un mix composto da succo di 2 cucchiai di succo di limone e 1 cucchiaio di sciroppo(15ml). (Potete anche caramellare i pezzetti di mela in padella con lo sciroppo.)
- Mettere momentaneamente da parte.
- In una bacinella, unire le farine e setacciare la fecola, il cremor tartaro ed il bicarbonato e miscelare con una frusta. Aggiungere vaniglia in polvere e cannella (se le utilizzate) e lo zucchero di cocco (se lo utilizzate).
- In un'altra ciotola versare lo sciroppo ed il burro di mandorle o l'olio, aggiungere un pizzico di sale e la scorza di mezzo limone e mescolare energicamente con una frusta.
- Grattugiare la mela piccola precedentemente lavata ed aggiungerla al composto. Versare il latte aromatizzato alla vaniglia (rimuovere il baccello) ed il restante latte ed amalgamare il tutto.
- Versare gli ingredienti i liquidi negli ingredienti secchi e mescolare con una frusta. Il composto non deve risultare troppo asciutto.
- Versare il tutto nello stampo e distribuirlo in modo uniforme con una spatola.
- Posizionare gli spicchi di mela in modo perpendicolare all'impasto. Alternate spicchi di lunghezza diversa mi modo da creare dei raggi. Potete creare anche delle rose come ho fatto io e posizionarle dove più vi piace ( ci vuole pazienza!).
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- Spennellare la superficie della torta con il restante cucchiaio di sciroppo e mezzo cucchiaio di latte.
- Infornare per circa 45-55 minuti finché la superficie apparirà dorata.
- Testare la cottura con uno stuzzicadenti prima di rimuovere dal forno.
- Guarnire con zucchero a velo e servire tiepida o a temperatura ambiente.