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Torta di Sant’Alessandro

Da Anginapectoris @anginapectoris

 

Torta di Sant’Alessandro

Posted on 25 agosto 2013

 

Del Sant’Alessandro che cade il 26 di agosto, sappiamo che è patrono della città di Bergamo, città in cui subi anche il martirio per decapitazione (a Bergamo, sul sagrato della Chiesa a lui intitolata vi è la colonna che indica il luogo della decapitazione) terminando i suoi giorni, 26 agosto 303.

Sant'Alessandro di Bergamo

Sant’Alessandro di Bergamo

Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, fu alfiere della leggendaria legione Tebea, composta da soldati egiziani della Tebaide e comandata dalgenerale romano Maurizio anch’egli venerato dalla Chiesa cattolica con il nome di san Maurizio.

Secondo la tradizione, la centuria di cui Alessandro era comandante fu spostata intorno all’anno 301 dalla Mesopotamia alleregioni occidentali, prima a Colonia, poi a Brindisi, sino a giungere in Africa.

Durante il lungo viaggio dei legionari, diverse persecuzioni contro i cristiani furono ordinate dall’imperatore Massimiano, ma i soldati si rifiutarono di eseguire gli ordini pagando con la decimazione, avvenuta ad Agaunum, nell’odierna Saint Maurice-en-Valais che si trova nel cantone Vallese, in Svizzera. 

Tra gli scampati al massacro, Alessandro riparò con alcuni suoi compagni in Italia, ma fu imprigionato a Milano (nel luogo dove oggi sorge la basilica di Sant’Alessandro in Zebedia, in piazza di Sant’Alessandro) e qui si rifiutò di abiurare alla fede cristiana come

Sant'Alessandro in Zebedia

Sant’Alessandro in Zebedia

ordinatogli dall’ imperatore Massimiano. Fuggito dalla prigione, grazie all’aiuto di Fedele di Como e delvescovo Maternosulla strada verso Como, secondo la leggenda compì il miracolo di risuscitare un defunto.

Dopo essere stato riconosciuto, catturato e riportato davanti a Massimiano, Alessandro abbatté l’ara preparata per il sacrificio agli dei romani, facendo infuriare l’imperatore, che lo condannò a morte per decapitazione; la leggenda vuole che il carnefice non osasse colpirlo poiché Alessandro gli appariva “come un monte” e, per lo spavento, gli si sarebbero irrigidite le braccia: la stessa sorte sarebbe toccata ad altri soldati chiamati ad eseguire la condanna; pertanto fu rimesso in carcere, a morire di stenti, ma riuscì nuovamente a fuggire.

“Il martirio di S. Alessandro” di Enea Salmeggia, nella chiesa di S. Alessandro in Colonna a Bergamo, dove pure l’artista è sepolto.

“Il martirio di S. Alessandro” di Enea Salmeggia, nella chiesa di S. Alessandro in Colonna a Bergamo, dove pure l’artista è sepolto.

Foto di Chiesa di S. Alessandro in Colonna, Bergamo

Chiesa di S. Alessandro in Colonna, Bergamo

Questa foto di Chiesa di S. Alessandro in Colonna è offerta da TripAdvisor.

Alessandro passò miracolosamente l’Adda all’asciutto e si nascose in un bosco vicino a Bergamo, presso il Ponte della Morla, da un patrizio locale, Crotacio. A Bergamo Alessandro iniziò un’opera di conversione alla fede cristiana degli abitanti della città, tra cui i futuri martiri Fermo e Rustico, parenti di Crotacio. Fu presto scoperto da alcuni soldati romani che lo condussero in catene a Bergamo, dove fu condannato alla decapitazione, che questa volta fu eseguita senza inconvenienti il 26 agosto 303 nel luogo dove ancora sorge la Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna.

Grazie alla nobildonna Santa Grata, il corpo del Martire fu trafugato e trasportato nel podere della famiglia di lei, dove fu inumato. La Santa, alcuni giorni dopo l’esecuzione, avrebbe trovato le spoglie di Sant’Alessandro, la cui presenza era segnalata da gigli, cresciuti in corrispondenza di alcune gocce del sangue del Martire, le avrebbe raccolte e fatte seppellire in un orto della sua famiglia, fuori della città, là dove sarebbe sorta la grande basilica di Sant’Alessandro, poi abbattuta durante la costruzione delle mura venete di Bergamo. cfr wikipedia

Torta di Sant’Alessandro

È una tipica torta di pasticceria secca, da forno, ha forma circolare, diametro di 20 centimetri, peso di circa 500 grammi,  la «Torta di Sant’Alessandro», è stata ideata dalCapab, il Consorzio dei pasticcieri artigiani bergamaschi, su invito dell’Amministrazione comunale che – nella volontà di rendere sempre più importante la ricorrenza del santo Patrono – ha voluto che la città si dotasse anche di un dolce tipico da

Foto by BEDOLIS K9 tratta dall'eco di Bergamo

Foto by BEDOLIS K9 tratta dall’eco di Bergamo

abbinare al nome di Sant’Alessandro.

La presentazione ufficiale della torta, con degustazione gratuita, è avvenuta il 26 agosto 2012,  in Piazza Vecchia sotto i portici del Palazzo della Ragione, al termine del corteo storico e della processione religiosa.

La ricetta (pdf) è stata messa a punto dal Consorzio Pasticcieri Artigiani Bergamaschiche si spera possa affiancare altri prodotti tipici della città come la  ”Turta del Donizèt”,  o la “Polenta e osèi” e il pane “Garibalda”.

Questi gli ingredienti che entrano nella preparazione della «Torta di Sant’Alessandro»: zucchero, uova, burro montato, farina di frumento, farina di mandorla, fumetto di mais, miele, scorza di limone. L’impasto va messo in forno a 180 gradi per circa 40 minuti. Si tratta – come detto – di una torta di pasticceria secca, che quindi sopporta una conservazione di almeno due-tre settimane.

Nuovo dolce di Bergamo, delicata bontà alle mandorle, con zucchero, burro e miele

TORTA SANT’ALESSANDRO
(ricetta originale del Consorzio Pasticcieri Artigiani Bergamaschi)

Ingredienti
- Burro g.250
- Zucchero g.250
- Farina di mandorle g.200
- Farina g.100
- Uova intere n.6
- Fumetto g.50
- Miele g.10
- Rum g.20

Torta di sant'Alessandro

Torta di sant’Alessandro

- Scorza di mezzo limone grattugiata

Esecuzione:
Montate il burro a crema, aggiungendo zucchero, miele, e la scorza di limone grattugiata
Aggiungete le uova poco alla volta fino a montatura
Aggiungete la  farina, farina di mandorle, fumetto, preventivamente setacciate e tutte insieme
Per ultimo aggiungete il rhum
Preparate gli stampi unti e in granellati con polvere (farina ) di mandorle
Versate g.500 di prodotto in uno stampo da 20 cm. di diametro e coprite con mandorle filettate
Cuocete a 170/180° per circa 30/35 minuti
Togliete dallo stampo prima che la torta si raffreddi
Lasciate raffreddare e servite.


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