Spopola sul web la richiesta di ricette per la torta sbrisolona alla ricotta, con lo yogurt, la nutella, la crema e via andare. Ed essendo io grande amante del dolce in questione ma integralista su certi criteri, mi sento in dovere morale di intervenire.
Un ramo della mia famiglia è cremonese, quindi la torta sbrisolona, inventata a Mantova ma diffusa in tutta la Bassa, è entrata presto nella mia vita: dolce, burrosa, da masticare per sentire i grani della farina di mais sotto i denti e il sapore delle mandorle, ci ha messo poco a scalare la mia personale classifica delle torte rustiche più amate.
La sbrisolona rientra in quella categoria di torte dove il burro abbonda ed è giusto che sia così: se volete fare una torta più dietetica, allora cambiate ricetta.
E soprattutto, è buona così com’è: non ha bisogno di ricotta (dove?), yogurt (cosa???) o nutella per essere accompagnata.
Chiarito questo concetto, passiamo alla ricetta della sbrisolona.
Vi dico subito che non è mia e che probabilmente qualcuno di voi potrebbe avere qualche obiezione: fate pure, i ricettari di famiglia sono belli perchè i piatti contenuti sono più o meno gli stessi, ma ognuno ha le sue varianti.
La sbrilosona più buona che mi sia capitato di mangiare è quella della Pireina di Piacenza (via Borghetto): una trattoria dove mi è capitato di mangiare più volte, rimanendo invariabilmente conquistata dalla porzione finale di torta sbrisolona.
Così, armata di coraggio e dopo aver sniffato l’aroma intenso di vaniglia proveniente dalla cucina, ho implorato chiesto la ricetta.
Et voilà…
Torta sbrisolona
- 250 gr di farina 00
- 50 gr di farina di mai fioretto
- 300 gr di mandorle pelate
- 200 gr di burro morbido
- 200 gr di zucchero
- 1 bustina di vanillina
- 2 tuorli
- la scorza grattugiata di un limone
Per prima cosa, tritate le mandorle, conservandone alcune intere da aggiungere all’impasto.
Quindi, mescolate le due farine, lo zucchero, la vanillina e la scorza grattugiata del limone: a questo punto aggiungete le mandorle, mescolate ancora per amalgamare il tutto e unite i due tuorli.
E’ il momento del burro, coraggio: unitelo al composto e mescolate tutto (io uso direttamente le mani). Vi verrà un composto formato da tante briciole…siete sulla strada giusta.
Prendete una teglia (ricoperta di carta da forno) e lasciateci cadere dentro le briciole di impasto: spargetele in maniera uniforme, evitando però di schiacciarlo troppo.
Mette in forno a 180° per 40 minuti: aprite, lasciatevi inebriare dal profumo, estraete il capolavoro e, una volta freddo, godete del fatto di poterlo rompere con le mani.
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