Uno dei luoghi comuni di noi foodbloggers è quello di non replicare mai, o quasi, la preparazione di un piatto. Non è sempre vero, in realtà: ci sono quei cavalli di battaglia di cui noi per primi non ci stanchiamo mai, e che anzi è bello ripreparare senza avere il pensiero della foto, che ormai c'è già, e del post, ormai pubblicato. E ci sono poi quei piatti della tradizione, legati ad un particolare periodo del calendario, ad un giorno di festa, ad una ricorrenza, o semplicemente ad una stagione o al riciclo di un avanzo, che ci viene spontaneo riproporre senza più curarsi della presentazione, ma solo della sostanza. Ma ammettiamolo: ci sono anche quelle ricette da una botta e via. Come questi Tortini di Farro alle Clementine.
Il motivo può essere duplice: prepariamo una ricetta, ci piace, ci sembra geniale, è buona, si presenta bene, poi osserviamo le nostre "cavie" all'assaggio quasi come di fronte al professore che sta per dirti se la tua interrogazione è stata sufficiente o meno, e ci sentiamo dire "Mh, sì, dai, buona. Ma non so se la rimangerei. Ma non ti offendere, eh"... E quella ricetta lì cade nel dimenticatoio. Ogni tanto la rammenti come "quel primo/secondo/dessert che non piacque a...".
Ma a volte avviene quasi l'opposto: prepari, fotografi, assaggi, ti piace. Arriva la "cavia" e... Si esalta: "No, favoloso! Questo lo devi rifare!!" ... Ehm, sì, prima o poi. Forse. E nel frattempo stai già pensando alla lunga, infinita lista di nuove ricette da testare, provi a immaginare quando poter incastrare tra un'infornata e una spadellata il bis di quel dolcetto che ha avuto un successo inaspettato e... Niente, non ce la fai, è più forte di te. Niente bis, o almeno non nei 12 mesi a venire.
E' quest'ultimo il caso di questi tortini. Ora che la stagione dei mandarini e delle clementine volge quasi al termine, mi rendo conto di aver preparato questi tortini una sola volta e, nonostante il successo, nonostante il mio ciclista mi abbia chiesto più volte il bis, non ho mai replicato. Eppure, son piaciuti tanto anche a me!
La ricetta da cui ho tratto ispirazione è questa di Sigrid: ho sostituito la farina 00 con farina di farro, ho eliminato il succo d'arancia optando per un dolcetto all-clementine, ho cambiato qualcosa nelle dosi e nel procedimento così come nella preparazione dello sciroppo e... Non ricordo che altro. Però ricordo che il mio ciclista aveva ragione: questi tortini sono la colazione perfetta, ma anche un ottimo dessert di fine pasto. Insomma, provateli 😉
Tortini di Farro alle Clementine
- 6 clementine (peso lordo 300 gr.)
- 140 gr. di fruttosio (o 160 gr. di zucchero)
- 2 uova
- 125 gr. di burro + quello per gli stampini
- ½ bustina (7/8 gr.) di baking powder (lievito non zuccherato né vanigliato)
- 125 gr. di farina di farro
- ½ cucchiaino di maizena
- Grattugiate la scorza di tre clementine e tenete da parte. Sbucciatele tutte e dividetele in spicchi eliminando i filamenti bianchi; ponete gli spicchi in una casseruola assieme a 40 gr. di fruttosio (o 50 gr. di zucchero) e a ½ bicchiere d'acqua, bucherellateli con i rebbi di una forchetta e lasciate cuocere per circa 5 minuti, fino a che lo zucchero non sarà sciolto e le clementine ammorbidite. A questo punto scolate la frutta conservando il liquido di cottura e distribuitela sul fondo dei vostri stampini precedentemente imburrati.
- In una ciotola lavorate le uova con i restanti 100 gr. di fruttosio (o 110 gr. di zucchero), quindi unite il burro che avrete fuso, la scorza delle clementine precedentemente grattugiata, il lievito e la farina di farro; amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo e dividetelo negli stampini, sopra agli spicchi di clementine, riempiendoli fino a ¾. Cuocete i tortini a 180° C per circa 20 minuti.
- Una volta pronti i tortini estraeteli dal forno; riprendete il liquido di cottura, scioglietevi la maizena e rimettetelo sul fuoco fino a farlo leggermente addensare, quindi filtratelo con un colino a maglie fini per eliminare eventuali grumi. Sformate i tortini, poneteli su una griglia ed irrorateli con la salsina. Servite tiepidi.
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