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Tottenham Hotspur, il Bilancio 2012/13 torna in utile

Creato il 29 aprile 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Al 30 giugno 2013, il Gruppo, cui fa capo il club londinese del Tottenham Hotspur, ha registrato un utile consolidato dopo le imposte di £ 1,5 milioni, mentre nel 2011/2012 fu evidenziata una perdita di £ 4,3 milioni.
I ricavi dell’esercizio 2012/13 sono stati pari a £ 147,4 milioni, nel 2011/12 erano pari a £ 144,2 milioni e si è registrato un risultato operativo, con esclusione delle attività di ‘Football Trading’, positivo per £ 10,5 milioni (£ 14,2 milioni, nel 2011/12).
Nella classifica “Football Money League” della Deloitte, relativa alla stagione 2012/13, il Tottenham è posizionato al 14° posto con 172 milioni di Euro di fatturato netto, utilizzando il cambio £ 1 = € 1,1668.
Per quanto riguarda il nuovo stadio, Northumberland Project Development, il Consiglio di Amministrazione è soddisfatto della determinazione del livello di finanziamento necessario e che può essere ottenuto.

La continuità aziendale.
Al momento dell’approvazione del bilancio, gli Amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la Società ‘Tottenham Hotspur Limited’ ed il Gruppo abbiano adeguate risorse per continuare l’attività operativa in un futuro prevedibile, pertanto hanno adottato il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio. Gli Amministratori degli “Spurs” ritengono che il business del Gruppo abbia solide basi e che avrà un capitale circolante sufficiente per il prossimo futuro. Di conseguenza, la società ha risorse adeguate per continuare la sua attività operativa per il prossimo futuro.
Il Consiglio di Amministrazione ha scritto che monitora costantemente l'esposizione del Gruppo a una serie di rischi e incertezze, tra cui l’andamento sportivo della Prima Squadra e il connesso livello di spesa, la situazione economica generale e la necessità di eventuali supporti finanziari aggiuntivi per il finanziamento del progetto del nuovo stadio. Gli Amministratori ritengono che questi rischi e incertezze siano attenuati anche dalla natura robusta del business del Tottenham, con particolare riferimento ai diritti TV garantiti dalla partecipazione alla FA Premier League.
 


“Breakeven Rule”
Il Tottenham non ha problemi per quanto riguarda l’obiettivo del pareggio di bilancio, considerando anche le varie soglie di tolleranza del Fair Play Finanziario.
Il risultato prima delle tasse, 2012/13 è positivo per £ 3,7 milioni e quello del 2011/12, che è negativo per £ 7,3 milioni, andrebbe depurato dei costi “virtuosi” come i costi relativi alle infrastrutture.

Conclusioni.
Il consolidato 2012/13 di “Tottenham Hotspur Limited” presenta dei risultati in linea con i parametri del Fair Play Finanziario. Innanzitutto, il Break-even Rule è ampiamente rispettato, il patrimonio netto è positivo e il rapporto tra costo del personale e ricavi rientra ampiamente nei limiti previsti dal Financial Fair Play: Inoltre, l’indebitamento finanziario netto, considerando anche il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è inferiore ai ricavi.
Se si confermasse l’ipotesi gestionale degli amministratori, che punta su uno stadio nuovo con una capacità maggiore rispetto ai 36.230 spettatori del White Hart  Lane, per ottenere maggiori entrate, si profilerebbe un futuro da grande club europeo. Infatti, il Tottenham non riesce a soddisfare la richiesta di biglietti da parte dei suoi tifosi. Per quanto, riguarda il bilancio 2013/14, è facile prevedere un ottimo risultato, grazie alla plusvalenza per la cessione di Bale al Real Madrid.

 

 

L'analisi completa del bilancio è disponbile sul Blog di Luca Marotta.

 

Il bilancio può essere scaricato al link


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