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Towa no Quon

Creato il 10 aprile 2012 da Nasreen @SognandoLeggend

Towa no Quon è una serie di 6 OAV con elementi fantascientifici e soprannaturali, creata appositamente per il mercato dell’home-video dal noto studio d’animazione Bones, già produttore di molte serie anime e film famosi tra cui: Cowboy Bebop, Fullmetal Alchemist, Escaflowne: The Movie, Gosick, Mobile Suit Gundam 00, No.6, The Secret World of Arrietty, Un-GO, Wolf’s Rain, ecc.

Il progetto è stato avviato nel 2010 e portato avanti in gran parte dal regista Iida Umanosuke morto il 26 Novembre dello stesso anno per un cancro ai polmoni. La realizzazione della serie è stata in seguito affidata a Takeshi Mori che però non ha mai assunto il ruolo ufficiale di regista per rispetto al suo predecessore, a cui l’intero staff ha dedicato l’opera finita.

Il 18 Giugno 2011 è uscito il primo episodio, sia in DVD che in BlueRay, cui sono seguiti i successivi a distanza di circa un mese l’uno dall’altro.  

Trama

In un prossimo futuro alcune persona iniziano a sviluppare improvvisamente poteri speciali, in ognuno diversi e inizialmente non controllabili dal proprietario.

Towa no Quon

Un’organizzazione segreta chiamata Kustos è decisa a eliminare queste persone, considerate alla stregua di mostri, per proteggere i normali
esseri umani. A tale scopo si serve di potenti cyborgs allenati appositamente. 

A opporsi a tale indiscriminato sterminio è Quon, un ragazzo dotato egli stesso di poteri speciali, che ha raccolto intorno a sé tutti gli Attractors, come i mutanti si definiscono, che è riuscito a salvare e con i quali ha fondato un gruppo in cui vivere pacificamente nascondendo le loro identità e insegnando loro come usare le capacità acquisite senza ferire se stessi e gli altri. Alcuni di loro aiuteranno il ragazzo in maniera diretta, come Yuri, una ragazza dal carattere estroverso e deciso che sarà la sua partner principale nelle azioni più pericolose grazie alla sua estrema agilità e velocità, o Takao che interviene solo in casi estremi in quanto usando il proprio potere di teletrasporto non può evitare di riportare ferite. Sono comunque molti i personaggi che nel corso della serie metteranno a disposizione le proprie abilità, sia negli scontri diretti che nelle azioni di supporto, per aiutare Quon.

La lotta si fa sempre più serrata e crudele, ma se da un lato il capo dei Kustos, Genji Kamishiro, è sempre più deciso a localizzare la base segreta degli Attractors, per scopi che sembrano andare ben oltre la difesa del genere umano, dall’altra Quon, nei panni del potente Attractor Insania, lotterà sempre più strenuamente e non verrà mai meno al suo proposito di proteggere e salvare tutti coloro che vengono cacciati come bestie pericolose per il solo fatto di essere diversi.  

 

OAVs

Towa no Quon

Titolo: Towa no Quon

Studio d’animazione: Bones

Regista: Umanosuke Iida  (in seguito Takeshi Mori)

Genere: Fantascienza, soprannaturale

OAV: 6

Data prima uscita: 18 Giugno 2011, poi uno al mese.

Durata per OAV: circa 45 minuti

Attualmente inedito in Italia

Voto

Towa no Quon

 

Recensione
di Cloud Orion

La trama non è tra le più originali, ma la serie riesce ugualmente a catturare l’interesse dello spettatore mantenendolo vivo nel corso degli episodi.

A quella principale s’intrecciano le storie più o meno sviluppate dei vari personaggi, primo tra tutti lo stesso Quon, il cui misterioso passato viene svelato

Towa no Quon
lentamente a partire dalla fine del secondo OAV. Verremo così a comprendere le motivazioni legate al suo desiderio quasi disperato di salvare tutti gli Attractors senza eccezioni di sorta e il segreto degli aspetti unici del suo potere.

Accanto a lui si stringono quanti gli devono la vita in un affetto e rispetto sinceri, minati però a un certo punto da un’improvvisa rivelazione che lo riguarda. Vedremo quindi come le esperienze personali di alcuni di essi possano influenzare i giudizi e le scelte che in seguito si troveranno ad affrontare.

Anche i nemici smettono presto di essere soltanto il gruppo degli antagonisti e si approfondiscono le loro vicende e in parte la loro personalità.

Nei cyborgs i ricordi legati alla precedente esistenza come esseri umani sembrano essere stati in parte soppressi, ma qualche traccia può essere rimasta e risvegliare quanto perduto. E’ quel che accade al cyborg Epislon, il più giovane della squadra guidata dall’organizzazione Kustos.

E’ una serie ben bilanciata in cui momenti d’azione si alternano a scene di vita quotidiana che mostrano i legami esistenti tra i personaggi e l loro evoluzione.

Towa no Quon
I personaggi stessi, sebbene piuttosto stereotipati, risultano abbastanza interessanti. 

La figura centrale è senz’altro Quon, idealista e pronto a tutto pur di aiutare e proteggere i propri compagni, incapace di scendere a compromessi. Suo opposto è invece Genji Kamishiro capo del Kustos, che considera gli altri solo mezzi per raggiungere i propri scopi; indifferente ai sentimenti altrui e spietato, sembra spesso divertirsi nell’osservare l’evolversi della battaglia tra Kustos e gli Attractors.

L’animazione è decisamente buona e le scene d’azione e di lotta estremamente fluide e dinamiche, ma la serie non è esente da difetti.

Per i primi quattro OAV si segue l’azione senza troppo pensare alla scarsa originalità di alcune idee, ma il quinto e il sesto soprattutto, risentono dell’eccessiva prevedibilità di alcuni eventi e di un finale troppo facilmente intuibile, fattori che smorzano gran parte della tensione anche nello scontro finale, mettendo in luce il limite di personaggi costruiti, per quanto discretamente, su stereotipi piuttosto diffusi.

Un’ultima considerazione riguarda il design di alcuni personaggi e Attractors che ricorda quello di fine anni ’70 o primi anni ’80, con le dovute modernizzazioni, ma non risulta fuori luogo o stridente con l’ambientazione.

 

Towa no Quon

Commento personale

Nonostante sia, a mio avviso, una serie costruita per essere essenzialmente un prodotto commerciale, è comunque piacevole da vedere e con delle buone scene d’azione, sebbene non particolarmente impegnativa,cosa che a seconda dei punti di vista può essere tanto un pregio quanto un difetto.

Non mi sentirei di consigliarla a tutti, ma neppure di sconsigliarne la visione a chi volesse cimentarvisi.


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