Le aziende al lavoro insieme su auto ibride e su standard comuni per la connessione al Web in macchina
C'è ancora un luogo rimasto parzialmente isolato dalla febbre da connessione al web che sta contagiando il mondo: l'automobile. Ma l'isolamento non durerà a lungo. Due grandi case automobilistiche, da oriente a occidente, stanno già lavorando per rimediare. L'americana Ford e la giapponese Toyota lavorano di intesa per migliorare l'hi-tech destinato ai veicoli, in tutti i suoi aspetti.
Una buona notizia per i consumatori è che le due aziende hanno annuncato che adotteranno i reciproci standard nei prodotti, come il MyFord Touch e Toyota Entune.
Il MyFord Touch è un sistema computerizzato che consente il controllo di diverse funzioni della vettura, tramite comandi al volante, corredati di due schermi LCD a fianco del tachimetro e un touch screen da 8 pollici, nonché strumentazione per impartire comandi vocali.
Il centro di comando include praticamente tutto: GPS, radio satellitare, telefono, ingressi per CD, USB, SD, RCA e iPod, oltre al Bluetooth. E, dulcis in fundo, un ingresso per una chiavetta che consenta la connessione a internet.
Il Toyota Entune non si discosta molto dal modello fordiano: connettività Bluetooth, supporto a numerose applicazioni e controllo vocale per alcune delle funzioni principali. Il dispositivo propone, in più, la localizzazione dei distributori di benzina coi prezzi più vantaggiosi e le informazioni meteo, aggiornate via web.
La verità è, però, che già da tempo gli automobilisti possono accedere a queste e a molte altre funzioni grazie agli smartphone. Esistono centinaia (se non migliaia) di applicazioni dedicate alla viabilità, ai controlli di velocità, ai punti di ristoro e così via, tanto che i conducenti, sono perennemente tentati di estrarre i dispositivi dalle tasche e usarli, con i rischi che conosciamo, durante la guida. La strada, dunque, per Ford e Toyota, potrebbe essere quella di rendere i propri sistemi compatibili con le app già disponibili sul mercato mobile. Entrambe le aziende lo fanno già, per esempio, con Pandora, efficientissima radio online (purtroppo non disponibile in Italia per ragioni di diritto d'autore).
Le industrie automobilistiche non potranno mai competere con il ritmo di produzione e di innovazione delle software house che popolano l'App Store o l'Android Market. Bisogna dunque prendere atto del fatto che la tecnologia sarà, sempre più, un elemento di distrazione per l'automobilista, ed è forse questa la vera emergenza su cui le aziende dovrebbero lavorare. Comandi vocali e strumenti di controllo posizionati sul volante, in grado di interagire con le applicazioni degli smartphone, dovrebbero costituire la norma per le macchine del futuro. Gli annunci odierni di Ford e Toyota non permettono di intuire se questo sarà uno degli sviluppi della loro collaborazione. I dettagli forniti, per ora, riguardano soprattutto i piani congiunti per lo sviluppo di veicoli ibridi (elettrici e a benzina). Ma la lungimiranza già dimostrata per quanto riguarda impatto ambientale ed efficienza energetica lascia ben sperare.
Via lastampa.it
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