I giocattoli nel corso degli anni non hanno subito una evoluzione ma una vera e propria involuzione, per rendersene conto basta dare un’occhiata a queste immagini per scontrarsi con una realtà agghiacciante.
Se entriamo oggi in un negozio di giocattoli o in un supermercato troviamo due sezioni ben distinte una colorata di rosa per le bambine, una colorata di azzurro per i bambini. Distinzione netta, non si corre il rischio di sbagliare, così evitiamo l’imbarazzo di regalare a Natale a quel bambino un regalo da femmina!
Nelle pubblicità di giocattoli, che solitamente vanno in onda durante i cartoni animati o programmi per ragazz*, si alternano con regolarità perfetta una pubblicità di un giocattolo da femmina, presentato da una voce femminile, e una pubblicità di un giocattolo da maschio, presentato da voce maschile. Anche qui la distinzione è netta, non si può sbagliare: quella cucina è da femmine e spiderman è da maschi.
Questa stessa distinzione binaria tra giochi da maschio e giochi da femmina riguarda anche i giochi online.
Ho fatto una ricerca su google con la chiave “giochi online” e ho notato che la maggior parte dei siti contenitori di giochini online hanno una sezione apposita dedicata ai giochi “per lei”. Prendendo in esame solo la prima pagina della mia ricerca, questi siti: gioco.it; flashgames.it; giochi.it; giochionlinec.com; paginainizio.com; microgiochi.com; prevedono tutti uno spazio dedicato al femminile e, andando avanti nella ricerca, ce ne sono tantissimi altri che propongono questa stessa sezione dedicata.
Perché creare uno spazio separato di giochi “per lei”? Forse per indirizzare bene le ragazzine ai giochi più adatti a loro? O per far sì che nessun maschio perda la retta via e incappi in un gioco da donne?
La ghettizzazione dei giochi rivolti ad un pubblico femminile è di per sé inquietante, ma lo scenario diventa ancora più preoccupante se andiamo a vedere quale tipologia di giochi è adatta “a lei”.
Con uno schema che si ripete in maniera identica, in tutti i siti presi in esame, la sezione di giochi “al femminile” riguarda: giochi relativi all’aspetto estetico (trucco e parrucco, abbigliamento, shopping, moda), giochi di cucina, giochi su principesse o vampire modaiole dall’aspetto dark, giochi romantici (primo bacio, primo appuntamento, matrimonio) e giochi con animali (soprattutto graziosi cavalli dalle ciglia lunghe e chiome colorate, in pratica minipony geneticamente modificati).
Nel sito paginainizio.com/giochi troviamo questa suddivisione: abilità, sport, azione, bambini, avventura, ragazze, arcade, tavolo, altri giochi. La sezione ragazze è ulteriormente divisa in: trucco, moda, cucina, amore, parrucchiera, babysitter, arredare, ballo. Quindi potremmo riassumere distinguendo nella sezione ragazze due grandi categorie: bellezza (trucco, moda…) e lavori di cura (cucina, babysitter, arredare…).
Essere belle e dedite ai lavori di casa e di cura. Mamme e cuoche con il trucco perfetto e il capello sempre in ordine! È bene che si impari son da piccole il doppio ruolo che in questa società le donne sono invitate a ricoprire.
“ Tutte hanno il potenziale per brillare: ad alcune serve solo un aiutino in più. Karen non ha solo un foruncolino… ne ha un’intera costellazione! Aiuta Karen a esfoliare, strizzare e sfoltire finché il suo viso non sarà fresco come una rosa. Poi scorri le opzioni di makeover per scegliere il look perfetto per il suo nuovo stile super chic. Ha bisogno di tutto l’aiuto di questo mondo!”
Hai capito? Esfoglia, strizza e sfoltisci! Perché come dice quel proverbio un po’ sessista: chi bella vuole apparire un poco deve soffrire! Queste cose è bene impararle da giovani!
Della stessa tipologia abbiamo: “bellezza fresca come una rosa”, “piedini da fata”, “una pelle da sogno”, “ cura il viso con l’hamman” , “look gotico”, ho capito che il gotico va molto di moda… effetto twilight!
C’è poi il giochino che ti permette di immaginare il tuo bimbo! Perché ogni bambina sogna di diventare un giorno mamma! Mettiamogli in testa sin da piccola che ha una cosa che si chiama “istinto materno”, così, se un giorno non avrà un figlio, si sentirà fallita e incompleta.
“Vuoi incontrare il bimbo del tuo futuro? Digita il tuo nome e quello del tuo partner, seleziona il colore della pelle e poi clicca su “crea” per vedere i risultati!”
Sul sito giochi.it esiste una intera sezione dal titolo “prendersi cura” che raccoglie giochi dove le bambine sono invitate appunto a prendersi cura di bambini a cui dare da mangiare, mettere a letto o di animali, cagnolini o cavalli. Gli animali, se di sesso femminile, presentano caratteri femminili molto stereotipati come ciglia lunghe, labbra con rossetto, pose ammiccanti, sì sono sessualizzati pure i cavalli!
“Questa impiegata è davvero una fannullona e deve trovare sempre qualche passatempo pur di non lavorare. Aiutala a non farsi vedere dal capo, ed esegui tutte le attività più svariate come sistemare i capelli, dare lo smalto, mangiare o truccarsi, senza destare sospetti. Quando il capo si avvicina torna al computer per continuare a lavorare…ed ecco che il tempo passerà in fretta! Ma non farti beccare altrimenti saranno guai!”
Il gioco dell’impiegata fannullona esiste con poche varianti in quasi tutti i siti presi in esame.
Sempre su gioco.it, nella categoria “tutti in cucina” , facente sempre parte della sezione “al femminile”,
Nel gioco dal titolo Ragazza pazza, una ragazza che non segue la moda e che presenta un look alternativo deve essere messa in riga a suon di trucco, shopping e… qualche interventino di chirurgia estetica, magari di mastoplastica additiva come quello che sembra aver fatto la segretaria tutta tette nell’ immaginetta di presentazione del gioco.
I giochi sono accompagnati da immagini di figure femminili estremamente sessualizzate, con abbigliamento sexy e pose ammiccanti. I giochi delle sezione “al femminile” non prevedono alcuna abilità, sono sempre più semplici, quasi idioti rispetto ai giochi di altre categorie. Questo aspetto va a rafforzare l’idea che a una donna è richiesto l’essere bella, alla moda, brava cuoca e che se si hanno queste doti dell’intelligenza si può fare a meno.
Questi giochi non sono innocenti, questi giochi funzionano da rinforzi positivi per stereotipi di genere. Rafforzano l’idea che esista una divisione netta tra maschile e femminile, l’idea che esistano solo due generi, l’idea che a questi due generi siano associati dei ruoli e dei compiti predeterminati.
Oggi le bambine e le ragazzine crescono con questi modelli, oggi giocano a truccarsi a scegliere l’abito per il proprio matrimonio, a cucinare manicaretti, a cullare bambini, quando cresceranno tutto ciò non sarà più un gioco, sarà la loro vita, la loro gabbia.