E’ proprio il caso di dire: BENVENUTI nel mondo dell’INGORDIGIA allo stato puro! Dovrebbe essere uno dei peccati cui ogni religioso “praticante” dovrebbe cercare di sottrarsi… DOVREBBE APPUNTO.
La logica dogmatica decade quando scendono in campo colossi, pardon “collosi” come i produttori di bollicine, pardon “pollicine”. Oggi proprio, non va, sono completamente fuori temo, opss “tema”.
Dai, in tondo si rapisce tullo quetto che ho scrillo, no? E’ ossio chi io mi spia riferendo a pose concrete!
Perfetto, torniamo a un attimo di sobrietà: se avete subito le ire della mia scrittura, vuol dire che c’è proprio qualcosa che non va. Qualcuno, a suon di vagonate di dollari, sta alimentando il fuoco della LOGO-FOBIA. Questa neo malattia, pressochè recente, prende in pieno chi ha la pancia piena, e trova fastidio che la lingua italiana, possa solo, lontanamente richiamare il proprio brand. Mai vista cotanta IGNORANZA, mista ad ARROGANZA. In italiano, cola e colla, sono due cose assolutamente diverse, sarebbe sufficiente un dizionario per bastonare a dovere le sciocche velleità di un’azienda che secondo me dovrebbe disporre di un maggior senso del pudore.
Se passasse questo approccio, tutte le grandi company potrebbero fare della lingua quello che vogliono, perchè è in effetti quello che fanno da tempo: la lingua italiana è per loro un misto di simboli FOTOGRAFICI, senza senso, che possono ingenerare CONFUSIONE nelle persone. E’ ovvio che chi vuole scrivere colla intende cola, no? E’ evidentissimo … si, solo a loro però, mica a noi!
Esiste un eccezionale Blog di arti visive e non, che trovate “ancora per poco” all’indirizzo www.cocacolla.it … esso tratta di argomentazioni totalmente differenti da quelle del “forse” grande marchio delle bollicine. Eppure qualcuno degli esseri delle bolle, si è girato le balle … non preoccupatevi, bolle e balle per loro sono pressochè identici, confusionari. Quindi, il blog deve chiudere, cambiare indirizzo, perchè troppo vicino nel richiamo. Follia? Assurdità? Prepotenza? No, no, è forse solo INGORDIGIA Project!
Solidarizzo col Blog, per un semplice motivo: la lingua italiana non è un pezzo di marketing, non è un asset immateriale, non può essere sminuita nemmeno dalle multinazionali. Quello che suggerisco ai curatori dello spazio, e dico curatori, perchè per ciò che ho visto, è un bel progetto anche di arte visiva quello che propongno … di prendere carta e penna e scrivere all’ACCADEMIA DELLA CRUSCA! Esatto, cari AMICI, scrivente al più prestigioso ente di tutela della lingua e non del marchio. Chiedetegli un pronunciamento non BUROCRATICO-COMMERCIALE ma LESSICALE. Qui voi non avete necessità di un AVVOCATO, ma di un LETTERATO. E’ lui lo specialista della cosa: non si tratta di un marchio, quì occorre fare una battaglia sulla lingua e sul suo significato ORIGINARIO. Non mi interessa un bel nulla della “finta, ipotetica confusione” che loro dicono possa ingenerare nelle menti delle persone. Qui si tratta di una battaglia contro l’ignoranza: la loro!
Se sono tanto convinti di ciò che reclamano, vuol dire che il mondo è pieno di ignoranti, ma questa non può essere una colpa ascrivibile a www.cocacolla.it … o no?
Buona fortuna, e mi raccomando, chiedete il parere dell’ACCADEMIA DELLA CRUSCA e inviate il risultato negli Stutes … volevo dire States, ma tanto per loro, mi pare sia la stessa cosa, no?
Domanda: in un Paese Civile, Democratico, Emancipato, deve prevalere più il diritto ECONOMICO, o la LIBERTA’ SOCIALE nel disporre ancora di una lingua NON INTERPRETABILE alla maniera di certe multinazionali? Guardate che la vostra battaglia, se portata all’opinione pubblica, è meno persa di quanto pensiate!
About bruno lai
Sono un appassionato di tecnologie e telecomunicazioni, con un occhio attento agli aspetti di innovazione di prodotto e di processo. Da parecchi anni intervengo nei blog, spazi web e in ultimo nelle comunità virtuali con articoli e commenti il cui obiettivo finale è quello di far crescere nelle persone un maggiore spirito critico e di analisi. Dietro ai numeri dei bilanci societari metto sempre le persone, le loro storie, le loro fatiche. Le notizie, quelle di molti TG e giornali, mi appaiono sempre più addolcite, addomesticate, caramellate. Esse rappresentano di fatto la realtà; ma è una realtà pur sempre vista con gli occhiali dell'interlocutore attento a non urtare la suscettibilità del gerarca di turno. Tanto vale, penso, perchè ancora mi posso permettere questo lusso, scrivere fuori dal coro; scrivere per quello che uno vede, in maniera da offrire ai lettori un altro paio d'occhiali. Benvenuti tra noi! Benvenuti all'Aventino!