Tra due Cardinali, con la biro rossa

Notte di lavoro. Avrei voluto scrivere qualcosa sul Cardinale Martini già ieri.
Stanotte si completa il fumetto sul Brancati condiviso con Franca Iannuzzi. Un anno di lavoro, 365 giorni di pensieri su come realizzare un libro di oltre 300 pagine. Ancora ci sono mille imperfezioni. Ma domani si chiude. Pensavo alle coincidenze. Si sta lavorando al fumetto su un cardinale nel mentre si è tristi per la perdita di un altro principe della chiesa.
Davvero le cose sembrano tutte legate. Martini è stato un grande comunicatore, è un personaggio affasciante, ha scritto diversi libri sui media. Io ero un suo grande tifoso, mi piaceva la sua apertura alla modernità, ma allo stesso tempo si notava la sua forte essenzialità. Gli scrissi una prima volta, poi varie volte. Mi rispondeva sempre. Gli esternai il dolore per Gelsomina Scaldaferri, mi rispose con una lettera affettuosissima.
Stamattina mi ha chiamato la mamma dell’indimenticabile carissima amica, per ricordarmi di quello scritto proveniente da Milano.
Riflettevo, dopo questa grave perdita, su quante persone care ci sono dall’altra parte. Queste rendono l’aldilà quasi meno misterioso…addirittura più rassicurante.
Il fumetto intanto aspetta, quasi come un sortilegio, ad ogni “ripassata” vengono fuori nuovi errori. Ma ormai ci siamo.
Ed inatanto il pensiero va a queste due figure molto dotte, molto in gamba al punto da sfiorare il soglio pontificio. Forse Brancati è più sanguigno, Martini più calmo, ma tagliente con il suo pensiero. Che incontro ci sarà stato lì dove l’orizzonte lambisce il luogo della nostra speranza!