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Tra il 2012 ed il 2014 in Italia è raddoppiato il numero dei suicidi a causa della crisi

Creato il 08 aprile 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

La crisi continua a mietere vittime. Tra il 2012 ed il 2014, infatti, sono raddoppiati i suicidi per motivi economici: in 439 si sono tolti la vita schiacciati da debiti, fallimenti, licenziamenti e disoccupazione, 201 nel 2014 in salita rispetto ai 149 del 2013 e agli 89 del 2012. A fotografare la disperazione che ancora travolge il Paese è uno studio di Link Lab, il laboratorio di Ricerca Socio-Economica dell’Università degli Studi Link Campus University.

(padovaoggi.it)

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In due anni aumentati il numero di suicidi a causa della crisi. A causa di licenziamenti, debiti, fallimenti e della disoccupazione, dal 2012 al 2014 sono ben 439 le persone che hanno deciso di togliersi la vita. I dati parlano chiaramente di un aumento vertiginoso rispetto al 2012, quando invece furono solo 89 le vittime. Se il 45% sono imprenditori e titolari di aziende, il 42% sono disoccupati mentre aumenta il malessere giovanile che porta al 5,5% il numero di suicidi di chi ha tra i 25 e i 34 anni, il 4% solo nel 2014, e all’1,4% quelli di chi ha meno di 25 anni (era 0 nel 2012).

Numeri che di freddo hanno poco e che non conoscono diversità geografica o di classe sociale. Il triste primato del Nord Est, che negli ultimi 3 anni registra complessivamente il 25,3% del totale dei suicidi, infatti, è insidiato dal numero dei suicidi dell’Italia centrale che ne denuncia il 22,3% mentre il Sud ne conta il 20,3%, il Nord-Ovest il 20% e le Isole l’11,8%. “Trasversali” anche le regioni più colpite: Veneto e Campania che dal 2012 al 2014 fanno registrare rispettivamente il 17,7% e l’11,6% del totale dei suicidi per crisi economica. Ugualmente per tipologia di lavoro: sono 198 le vittime tra imprenditori e titolari di azienda ma 183 tra i disoccupati. Un numero, quest’ultimo, in crescita costante e che passa dal 31,5% del 2012 al 38,9% del 2013 e al 48,3% del 2014. A salire anche i suicidi tra i 35 e i 44 anni che dal 13,5% del 2012 sono passati al 21,4% del 2014 perchè, annota ancora il report di Link Lab, “c’è stato negli ultimi anni un abbassamento nell’età delle vittime”.

Qualcosa è iniziato a cambiare negli ultimi mesi dello scorso anno. Un leggero miglioramento che Link Lab associa ad una iniezione di fiducia analoga a quella registrata dall’Istat a fine marzo scorso. “Dagli ultimi mesi del 2014 si registra una significativa diminuzione del numero di suicidi: da agosto, con i 12 casi registrati, si arriva ai 10 e 11 casi di novembre e dicembre, il numero più basso di vittime dall’inizio dell’anno contro i 26 tragici episodi di aprile, che si conferma, come nel 2013, il mese con il maggior numero di suicidi”. (ADNKRONOS)


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