Che il caso amianto del Teatro Regionale Alessandrino si sia trasformato presto in uno scontro politico è cosa ormai nota. Chi se la prende con la Giunta comunale, chi- da Palazzo Rosso- se la prende con la sinistra e le associazioni che hanno criticato l’intera gestione della vicenda.
E’ proprio il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, insieme alla Fondazione TRA presieduta da Elvira Mancuso, a rivendicare l’iniziativa giuridico-finanziaria che chiederebbe all’azienda rea di aver fallito le bonifiche i danni per il lacunoso lavoro svolto. Secondo una dichiarazione di stamane da parte del sindaco infatti, la prima a prendere provvedimenti sarebbe stata Elvira Mancuso incaricando un pool di avvocati, ” valutando nel contempo la possibilità di intraprendere ogni più opportuna iniziativa, anche in sede legale” in data 15 dicembre 2010 per via epistolare. 15 dicembre, ovvero prima di associazioni di cittadini come “Ridateci il Teatro”, nate da poche settimane.
“E così” – ha commentato Fabbio – “la sollecitazione di questi giorni del neocomitato ‘Ridatecilteatro’, di chiedere, come Comune, i danni all’azienda intervenuta nella struttura arriva già in ritardo. Purtroppo non dicono nulla di nuovo: l’avevamo fatto molto prima che loro si costituissero. Per questo, come primo cittadino, ribadisco la necessità di evitare critiche inutili, fornendo piuttosto contributi costruttivi. E da parte nostra, come amministrazione comunale, abbiamo inserito nel piano degli investimenti circa 2 milioni di euro, senza aspettare prima il risarcimento danni”.
Insomma, stando alle parole del primo cittadino, il primo organo a mobilitarsi per il Teatro è stato proprio il Comune di Alessandria in collaborazione con la Fondazione TRA.