Tra le righe di Barga: con Beppe Severgnini, Pino Scaccia, Maurizio De Giovanni, Alberto Lori, Remo Santini e Giulio Del Fiorentino
Beppe Severgnini, per aspettando il Tra le righe, Pino Scaccia, Maurizio De Giovanni, Alberto Lori, Remo Santini, Giulio Del Fiorentino per l’evento estivo.
Questi gli ospiti del festival letterario “Tra le righe di Barga” settima edizione 2014, l’evento che si svolge, come ogni anno, in uno dei borghi antichi e più belli d’Italia.
Il “Tra le righe” che ha avuto ospiti come Claudio Sabelli Fioretti, Gigi Moncalvo, Carlo A. Martigli, Beppino Englaro, Rosario Priore, Antonello Caporale, Paolo Guzzanti, Aurelio Picca, Nadia Francalacci, Vincenzo Pardini, Mario Rocchi, Domenico Manzione, Normanna Albertini, David Baldacci, Giampaolo Simi, si tiene nella sala di palazzo Pancrazi e quest’anno correrà tra il 17 e il 20 luglio. L’anteprima si è svolta il 29 maggio al Teatro dei Differenti con Beppe Severgnini.
La manifestazione, ideata da Andrea Giannasi e Maurizio Poli, come ogni anno è patrocinata e sostenuta dal Comune di Barga. Sono presenti il sindaco Marco Bonini e l’assessore alla cultura Giovanna Stefani. Organizzato da Prospektiva il “Tra le righe” rientra nel programma dei festival che si svolgono in quattro regioni italiane (Toscana, Puglia, Lazio e Calabria). Collaborano alla realizzazione dell’evento la Libreria Ubik di Lucca, la libreria Poli, Il Giornale di Barga, Tra le righe libri, la Garfagnana editrice.
Ecco il programma dell’edizione 2014.
Anteprima Tra le righe
Giovedì 29 maggio ore 21 – Beppe Severgnini presenta “La vita è un viaggio” (edito da Rizzoli). Sul palco del teatro dei Differenti il giornalista, intervistato da Andrea Giannasi e Gina Truglio, parlerà della vita che in realtà altro non è che un viaggio, e gli italiani viaggiano soli. Com’è difficile trovare chi ci guidi, chi ci accompagni, chi ci incoraggi. Siamo una nazione al valico: dobbiamo decidere se dirigerci verso la normalità europea o tornare indietro. Siamo un Paese incerto tra immobilità e fuga. Fuga all’estero, fughe tra egoismi e piccole ossessioni che profumano di anestetico (ossessioni tecnologiche, gastronomiche, sportive, sessuali). La vita è un viaggio non vuole indicare una mèta. Prova invece a fornire qualche consiglio per la traversata.
Il festival
Giovedì 17 luglio ore 21 – Le nuove sfide del giornalismo.
L’esercizio dell’informazione e il ruolo della professione tra nuovi mezzi, nuovi stili di scrittura, rinnovate proposte, il mutamento del pubblico e il mutare dell’impatto pubblicitario.
Incontro con il direttore di NoiTv Giulio Del Fiorentino e con il caposervizio de La Nazione di Lucca Remo Santini. Modera l’incontro Andrea Giannasi.
Venerdì 18 luglio ore 21 – Pino Scaccia
Inviato storico del Tg1 della Rai, presenta il suo ultimo libro “Mafija. Dalla Russia con ferocia”. In Russia la chiamano “Organizacija”. C’è sempre stata, ma sulle ceneri del post comunismo è diventata una minaccia globale. Forse non è la mafia più forte ma sicuramente la più ricca. Sfruttando le vecchie regole della nomenklatura, ha la capacità di trasformare in attività lecite tutto il malaffare: ha già invaso Europa e Stati Uniti. Possiede un vero esercito: centomila uomini attraverso seimila gruppi criminali (solo in Italia ne sono attivi sessanta) ma è quasi invisibile perché ripercorre le strade intraprese dagli oligarchi. Cerca soldi, più che sangue.
E la Toscana è tutta da conquistare.
Sabato 19 luglio ore 21 – Alberto Lori
Voce storica della Rai che ci ha accompagnato negli ultimi 30 anni in programmi come Mixer, Quark, La storia siamo noi, SuperQuark, Porta a Porta, Dixit, e che per RadioRai ha ideato e condotto “Sempre di domenica” e “Attenti al Lupo”, racconta i segreti della comunicazione. Tra aneddoti e ricordi l’autore spazierà tra quantistica e corridoi del palazzo di via Mazzini. Ma soprattutto Alberto Lori si concentrerà sulle nostre energie: “Chi vuole migliorare se stesso deve innanzitutto rendersi consapevole dei propri automatismi. Soltanto in questo modo può decidere di introdurre nei propri modelli di realtà il seme del cambiamento. È condizione indispensabile per noi tutti prendere coscienza che lo spicchio di realtà nel quale viviamo non è frutto di eventi indipendenti da ciascuno, ma che è necessario imparare a creare consapevolmente e intenzionalmente le condizioni idonee non solo per cambiare la propria realtà, ma per gettare le basi di un futuro che non sia unicamente una mera prosecuzione del passato”.