Tra una cosa e l’altra

Oggi ha inizio il Festival di Internazionale, Ferrara è ricca di gente impegnata a scappare, scappare per partecipare. Gli eventi sono tanti e si accavallano. Le persone non hanno tempo ma occhi dentro macchine fotografiche, penne dentro taccuini e bloc-notes, braccia sopra valigie di libri e documentari, menti proiettate alla condivisione, alla scoperta e all’apprendimento. Chissà se riusciranno a capirsi o semplicemente a guardarsi. Mi chiedo se avranno il tempo di un caffè o se ruberanno quattro chiacchiere al vicino, chissà se si avvicineranno.
Non parleranno tutti la stessa lingua, si limiteranno a chiedere che ora è? o a cedersi il posto, lo sguardo, e la penna. Sarà la festa degli occhi e delle orecchie – messe a lucido apposta qualche ora prima – di scarpe comode pronte a saltare da un punto all’altro della città come tanti ranocchi, come tanti grilli, come tante zanzare assetate di sangue.