David Redmon, Ashley Sabin
USA, Uk, 2014
8 minuti
Choreography (29° SFF) lo si potrebbe considerare a tutti gli effetti come un fratellino minore di quel Bestiaire (2012), dove il canadese Denis Côté relazionava l'uomo e l'animale tramite reciproche osservanze a camera fissa, che instauravano in noi già la domanda spontanea: cosa può pensare quell'animale che ci osserva mentre lo catturiamo attraverso l'obiettivo cinematografico? La coppia di registi David Redmon e Ashley Sabin sembra riformulare tale quesito, restringendo sia il minutaggio (essenziale quanto basta) che la prospettiva, per concentrare l'indagine sulla sola categoria degli asini; animali ad oggi degnamente preservati per una serie di motivi (dall'abbandono ai maltrattamenti - purtroppo - fino a un preoccupante allarme estinzione) in aree naturali protette quali i cosiddetti Donkey Sanctuary*. Il documentario si focalizza quindi in una di queste zone (ne esiste una anche in Italia, vicino a Biella), dove l'animale vive senza limitazione alcuna, finalmente libero di "danzare coreograficamente" nel proprio ambiente e di osservare, incuriosito, quell'occhio filmico intento a catturarlo. E non c'è esemplare che rifiuti questo particolare approccio comunicativo; ognuno dei simpatici ciucchi coinvolti nel "gioco", infatti, partecipa volenteroso, se non addirittura fiero di farsi immortalare, restituendo spontaneamente lo sguardo all'obiettivo qualunque sia l'azione che in quell'istante lo vede coinvolto (mangiare, ragliare, corteggiare un suo simile). Il contatto "linguistico" proposto da Redmond e Sabin trova quindi piena ricettività e compimento; non per ultimo dal profilo umanistico, grazie a una regia devota, proprio perchè intenta a relazionarsi con sensibilità alla naturale indole di questo umile, e vetusto animale.
*The Donkey Sanctuary, nasce come ente di beneficenza inglese fondato nel 1969 dalla Dott.ssa. Elisabeth Svendsen MBE. Un progetto a salvaguardia di questo animale che ad oggi conta cinquanta milioni di esemplari in tutto il mondo.
Magazine Cinema
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