La volatilità sui mercati finanziari è ancora alta e ha coinvolto tutte le principali Borse europee sin dai primi minuti dopo l’apertura di questa giornata di trading online. Wall St ha chiuso in positivo grazie alla conferma da parte della Fed per cui i tassi d’interesse rimarranno invariati a livelli vicino allo zero per altri due anni. Anche Tokyo ha finalmente chiuso al rialzo dopo le ultime tre drammatiche sedute (aveva perso in totale il 7,5%).
Tornano in positivo anche Londra, Madrid e Francoforte, quest’ultima si attesta il titolo di miglior listino europeo nella giornata di oggi. Piazza Affari sembra essere sulla montagne russe quest’oggi; dopo un’apertura al rialzo è infatti crollata a quasi -1,5% per poi recuperare e stabilizzarsi vicino alla parità. In cima alla classifica dei titoli italiani troviamo Tod’s con un +4,03% in seguito all’upgrading di Citigroup da “hold” a “buy” mentre il comparto bancario segna pesanti flessioni, in particolare Intesa Sanpaolo perde oltre l’8%. In calo anche Ubi Banca, Unicredit, Mps, Bpm, Banco Popolare e Mediobanca; per quanto riguarda il settore assicurativo da segnalare le perdite di Fonsai e Generali. Troviamo invece al rialzo Enel, Saipem, Telecom, Parmalat e Pirelli.
Le conseguenze di questa volatilità sui mercati internazionali si fa sentire a livello di forex e materie prime. L’euro vede una certa ripresa nei confronti del dollaro e il cambio eur/usd si porta infatti a quota 1,4342 e, grazie anche alle rassicuranti notizie della Fed, la moneta americana frena la corsa contro il franco svizzero con un cambio a 72,03 dollari. In generale gli acquisti della divisa elvetica diminuiscono rispetto all’inizio della settimana e la Banca centrale svizzera prevede misure aggiuntive per contrastare lo scarto improvviso della propia moneta considerata da molti investitori uno dei beni rifugio per eccellenza.
Il rimbalzo di Wall St ha permesso anche al prezzo del petrolio una rapida ripresa negli scambi asiatici e vediamo infatti il greggio WTI a quota 82,34 dollari al barile e il Brent a 104,87 dollari.
Brutte notizie in arrivo invece dalla Francia dove il dato macroeconomico sulla produzione nazionale francese risulta al di sotto delle previsioni con una contrazione dell’1,6% a giugno riapetto al mese precedente. Il presidente francese Sarkozy ha interrotto le proprie vacanze per un vertice di emergenza all’Eliseo al fine di discutere misure definitive per tagliare il debito pubblico.
Nel pomeriggio sia Wall St che le Borse europee vedono un netto ribasso dei propri listini.
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