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Tradizioni milanesi: Sant'Ambrogio e gli Oh Bej Oh Bej

Creato il 10 dicembre 2014 da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine
Ho un animo Hobbit e le tradizioni a me piacciono, soprattutto per Natale.Tra i miei appuntamenti fissi registro: la visione di Harry Potter e la Pietra Filosofale ilpomeriggio di Natale, la preparazione di chili di Lebkuchen nei giorni precedenti, la visita al PresepeVivente la notte della Vigilia con una tazza di vin brulé e ovviamente un giro per mercatini nelweek-end dell'Immacolata.Per chi vive in zona Milano è impensabile non andare, nel week end di  Sant'Ambrogio, agli OhBej Oh Bej, una fiera le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che a Milano è sinonimo diNatale.Il nome è un'antica esclamazione di gioia dei bambini di Milano quando, nel 1510, osservarono idoni portati dall'inviato di papa Pio IV, Giannetto Castiglioni. Niente a che vedere con il valore economico dei nostri regali attuali, l'atmosfera doveva esseremolto dickensiana: prodotti poveri come i firon, cioè caldarroste infilate, mostarda, bambole dipezza e vestiti.Nel corso dei secoli la situazione poi è mutata con il classico mercatino bric-a-brac di piccoloantiquariato e gastronomico che tutti conosciamo.Quest'anno ci sono andata in compagnia di HP e dei loro prodotti che ho testato per fare le fotoche avete visto sui nostri social durante il week end.
Tradizioni milanesi: Sant'Ambrogio e gli Oh Bej Oh Bej
Immaginatevi quindi una matta (spoiler: io) che girava armata di: tablet, smartphone - capitemi, miserviva per fare le foto al tablet mentre facevo le foto - e carica batteria portatile per arrivare a fine giornata e non dover elemosinare corrente elettrica in giro.Le foto le ho scattate con il tablet HP 10 Slate HD, un tablet 10 pollici Android con connettività 3G integrata e questa è stata una piacevole scoperta insieme alla durata della batteria di 7000mAh. Tra l’altro, ho scoperto che sui nuovi prodotti HP è presente HPDataPass, una servizio che permette al cliente attraverso una SIM 3G/4G marchiata HP, senza bisogno di un contratto, di avere 250 MB di traffico mensile già disponibile subito a titolo gratuito. La batteria dura un casino - ho usato il tablet due giorni pieni senza mai doverlo caricare - e il mio caricatore portatile è servito, come al solito, per il mio smartphone e per la mia dipendenza social.Altra piacevole scoperta sono state le funzioni integrate della fotocamera che permette di scattare insvariate modalità - ritratto, paesaggio, automatico, sportivo notturno etc. - e bilanciando già i colori ela luce.
Ma cosa ho visto agli Oh Bej Oh BejQuattrocentosei  bancarelle che dalle 8 del mattino e fino alle 21, tutti giorni del week end diSant'Ambrogio, hanno accolto, nell’area del Castello Sforzesco, migliaia di milanesi e turisti.Sugli Oh Bej Oh Bej ho le seguenti considerazioni sparse:
☆ E' pieno di stand di cibo e frittelle dolci e questo è bene.
☆ Se cercate statuine del Presepe a prezzi ottimi è il posto che fa per voi.
☆ Ok, i panini con la porchetta e gli arancini, ma ci dovrebbe essere più cibo tipico milanese. Perché nessuno ha mai pensato ad un corner di street food di Milano? Venderebbero centinaia di porzioni di risotto alla milanese, di ossobuco o semplicemente di panettone con la crema calda. 
☆ Libri vecchi e dischi vecchi sono la cosa più interessante insieme ai vestiti vintage.
☆ La gioia maggiore la riservano, come al solito, le bancarelle di  cibo. Qua trovate di tutto, dai salumi tirolesi ai cannoli siciliani.
☆ C'è un sacco di gente, quindi vi consiglio di andarci il giorno prima di Sant'Ambrogio per evitare il delirio della massa e se piove mettere scarpe in gomma perché nella parte del Parco c'è un po' di fango. Siete quindi legittimate a fare Kate Moss al Glastonbury in versione natalizia.
Dopo aver mangiato i churros, rischiando il coma glicemico, sono tornata verso casa per stamparetutto il materiale fotografico scattato.Premessa dovuta: io con le stampanti non vado d'accordo e già temevo il peggio.Di norma succede che ci metta anche due ore ad installarla.Perché non capisco cosa siano i driver e dove debba andare a pescarli, tutti quei codici di formatocarta mi mandano in corto il cervello e prima di riuscire a stampare una foto sensata consumomezza Amazzonia in carta e chili di cartucce.Quando poi sono riuscita a capire le ottanta impostazioni necessarie succede il dramma: rumoridevastanti durante la stampa e invece del mio tramonto a Santorini mi trovo questa serie di codicicolorati: %%%%&$$$$$$££££££££%%%%%%%%%%%%%  accompagnati da un codice di strisce colorate che immagino sia il morse degli alieni.Non stampavo in casa dal 2002 perché avevo scelto la vita (cit.).In realtà ad installare e stampare la prima foto con HP Envy 5640 ci ho messo circa un minuto emezzo.E' bastato collegarmi tramite WiFi ed usare il servizio HP ePrint che ha funzionato perfettamenteanche tramite il mio smartphone.Eccovi qualche foto e parte del mio bottino della giornata fatto di nuove spezie per il gingerbread edecorazioni natalizie.

Tradizioni milanesi: Sant'Ambrogio e gli Oh Bej Oh Bej

Anche le bionde possono stampare

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Il Castello e i mercatini

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