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Traffico organi – linciaggio in Madagascar

Creato il 05 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Tre persone linciate dalla folla in Madagascar dopo la scomparsa di un bambino e il ritrovamento dei resti. Erano sospettate di traffico organi.

Photo credit: oledoe / Foter / CC BY-SA

Incredibile atto di linciaggio in Madagascar. Tre persone sono state uccise dalla folla perché sospettate di traffico organi. Nell’isola turistica di Nosy Be, a nord ovest del Paese, era scomparso mercoledì un bambino. La polizia aveva arrestato dopo poco una persona, condotta in commissariato, ma la folla lo avrebbe assaltato poco dopo, cercando di prenderlo e causando anche una vittima. Il giorno successivo sarebbero stati ritrovari i resti del bambino, che era stato mutilato, presentandosi senza lingua e senza genitali. Secondo le testimonianze la folla avrebbe catturato due cittadini occidentali, che avrebbero confermato di essere i responsabili dell’omicidio e della mutilazione del bambino, nell’ambito di un traffico organi. Secondo i media nel frigorifero del palazzo dove abitavano i due stranieri sarebbero stati ritrovati organi umani. Due delle tre persone sarebbero state impiccate sulla spiaggia e poi la folla gli avrebbe dato fuoco. La terza sarebbe stata uccisa in serata, forse lo zio del bambino. I media locali hanno sostenuto subito che una delle due persone linciate per traffico organi sarebbe stato italo-francese, Roberto Gianfalla, mentre la Farnesina non ha confermato l’identità della persona, affermando comunque che una delle due vittime della mattina sarebbe italiana. Uno dei primi a indicare la nazionalità della seconda vittima europea è stato il capo del distretto Malaza Ramanamahafahy. “Ho visto il suo passaporto, ha la nazionalità italiana”, ha assicurato. Ma ha aggiunto che il suo visto era scaduto e si trovava quindi in situazione irregolare in Madagascar. E’ trapelato inoltre che una delle vittime, Sébastien Judalet, sia francese. Il portavoce del ministero francese degli Esteri, Philippe Lalliot ha dichiarato: “ci affidiamo alla giustizia malgascia affinché faccia luce sulle circostanze esatte dell’accaduto e prenda le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei nostri residenti sul posto”. Parigi raccomanda inoltre ai francesi presenti a Nosy Be di non spostarsi e ha fatto chiudere temporaneamente la scuola francese dell’isola.


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