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Trakai

Creato il 12 maggio 2014 da Alessio Sebastianelli @bastianatte

La cittadina è facilmente raggiungibile sia in treno (ma le corse giornaliere non sono tantissime) che con una mezz'ora abbondante in autobus. La seconda alternativa è probabilmente la più comoda perché, oltre ad un maggiore numero di corse tra cui scegliere, la stazione dei bus della cittadina è più vicina al centro di quella dei treni: proprio all'imbocco meridionale dell'abitato la prima, poche centinaia di metri più fuori, in mezzo agli alberi, la seconda (mentre a Vilnius le due stazioni si trovano una di fianco all'altra).

Quello che rende suggestiva questa cittadina, che alcuni secoli fa è stata anche capitale della nazione lituana, è innanzi tutto la sua posizione, situata a riempire una lingua di terra circondata da un sistema di laghi, di cui il Il primo chilometro a piedi, a parte alcune casette sulla riva del lago Lungo il percorso che porta verso la punta settentrionale della lingua di terra si incontrano anche alcuni punti di interesse culturale, come la piccola chiesa ortodossa della Natività (attualmente sottoposta a massicci restauri); la barocca chiesa della Visitazione della Vergine, che domina la scena dall'alto di una collinetta cui si accede tramite una stradina acciottolata; le rovine del vecchio castello peninsolare, sul cui sito in parte ricostruito sorge anche il museo storico di Trakai, e dietro il quale un parco alberato regala scorci meravigliosi sul lago
Galve è il maggiore e si apre a nord dell'abitato, mentre due altri minori (il Totoriskiu e il Luka) , collegati al principale tramite dei canali, scendono sui fianchi della penisola.
E infatti, appena scesi dal bus, ci si ritrova subito in uno dei punti più stretti, con l'acqua visibile su entrambi i lati, con la strada principale che corre sul fianco sinistro della penisoletta che lentamente si allarga. Totoriskiu, non offre grandi scorci, ma a partire dal punto dove la strada si biforca, seguendo il ramo che passa all'interno, ci si ritrova a contemplare le molte casette di legno colorate inserite in un paesaggio verde e quieto.
Luka e la possibilità di suggestive passeggiate in mezzo al verde vicino all'acqua; e infine la strada più caratteristica, Karaimi Gatve, abbellita dalle case di legno colorate appartenenti alle comunità dei Tartari e dei Caraimi (una popolazione di origini turche che qui ha la sua comunità più numerosa), e dove si affaccia anche il Museo Etnografico dei Caraimi e la loro Kenessa (casa di preghiera).

In fondo alla penisoletta però si apre lo scenario per il quale la cittadina è famosa e per cui è frequentata dai turisti: collegata da alcuni ponti pedonali infatti, un isoletta in mezzo al lago Consigliabile è il giro attorno all'esterno della costruzione, fermandosi in particolare all'estremità settentrionale dell'isoletta per ammirare il lago
Galve è dominata dalla presenza del maestoso Castello Insulare, di colore rosso, perfettamente ricostruito durante gli ultimi anni della dominazione sovietica e ora trasformato in museo nazionale.
Il complesso è veramente impressionante, sia visto da fuori che una volta entrati nell'ampio cortile centrale. All'interno delle costruzioni sono ospitate diverse esposizioni di oggetti vari (dipinti, mappe, armi, monete) e anche alcune ricostruzioni di stanze ammobiliate. Notevole anche il colpo d'occhio che si ha entrando nel cortiletto interno del maschio centrale.
Galve, puntellato di altre isolette e di piccole imbarcazioni, in tutta la sua estensione e, sulla sponda orientale, il bel palazzo signorile di Uzutrakis.
Sul lungolago cittadino di fronte al castello vi sono infine molti negozietti di souvenir e bar e ristorantini, ma soprattutto ci sono alcuni punti dove chi volesse fermarsi un po' più a lungo in zona può affittare una barca e fare un giro in mezzo al lago.


La visita di Trakai è dunque fortemente consigliata, sia per l'indiscutibile bellezza del luogo che per la facilità con cui può essere raggiunto; personalmente sono partito subito dopo pranzo da Vilnius (appena sceso dall'aereo è arrivato in città), e alle 18 ero già di rientro nella capitale, ma una buona alternativa potrebbe essere quella di partire in tarda mattinata e fermarsi a pranzare in uno dei localetti che propongono piatti tipici della cucina dei Caraimi.


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