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Luca e Lorenzo: viaggiare in autostop. Prossima tappa Atlantis

Creato il 05 settembre 2014 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

viaggiare in autostop Luca e LorenzoVi è mai capitato di pensare di viaggiare in autostop? Ad essere onesta, l’idea mi era balenata per la mente, ma il fatto di farlo da sola e di non avere tempistiche certe mi ha sempre portato ad accantonarla, eppure c’è chi lo fa e lo fa con estrema passione: Luca e Lorenzo.

Li ho conosciuti grazie a un’amica comune, ma è bastata una telefonata via Skype per convincermi a raccontare la loro storia, una storia fatta di sogni, di fiducia e di viaggi in autostop in giro per l’Europa, ma hanno già in programma di allargare i loro orizzonti e confini.

QUANDO VIAGGIARE IN AUTOSTOP DIVENTA UNO STILE DI VITA

Luca e Lorenzo si conoscono a Parigi nel 2010, un po’ per caso, e in comune hanno la passione per i viaggi e per il teatro. Finiscono l’università e da lì iniziano la loro avventura, che li porta ad imparare diverse lingue (inglese, spagnolo, francese, tedesco e portoghese). Il primo viaggio, insieme, in autostop comincia a Tallin fino ad arrivare a Napoli, città natale di Luca, nel 2012, passando per Riga, Vilnius, Bialystok, Warsaw, Poznan, Berlin, Nurnberg, Stuttgart, Kontsanz, St. Gallen, Bellinzona, Milano, Roma.

Non si fermano qui.

Il 2013 è l’anno in cui viaggiare in autostop prende un significato ancora più importante, e Luca me lo spiega così: “abbiamo messo in pratica la nostra filosofia di vita: vivere viaggiando. Siamo partiti senza soldi in tasca e con gli spettacoli di strada, l’autostop e couchsurfing abbiamo vissuto mille avventure e abbiamo conosciuto l’umanità della gente. Tutti ci hanno sempre aiutato e anche per questo Liz, quando siamo nelle nostre case a Madrid, a Napoli, a Milano, a Parigi ovunque ci troviamo, diamo sempre ospitalità a tutte le persone che vengono, per condividere questa umanità.” Luca - In un furgoncino direzione LisbonaIl viaggio questa volta parte da Napoli, passando per Milano, Torino, Saluzzo, Menton, Montpellier, Barcelona, Zaragoza, Madrid, Granada, Malaga, Torremolinos, Tarifa, Cadiz, Sevilla, Faro, Alentejo, Lisbona, Cadiz, Salobreña, Valencia, Barcelona, Milano, Svizzera, Germania, Polonia e Vilnius, e dura 4 mesi. A Lisbona nasce il desiderio di provare l’autostop via mare, il così detto “boat hiichiking”, ma è giugno e i venti per raggiungere le Azzorre non sono favorevoli, niente di fatto.

Parlando con Luca una domanda mi sorge spontanea: va bene che viaggiare in autostop riduce notevolmente i costi, ma qualche spesa, anche se basilare, c’è sempre, quindi come sopravvivere a 2, o più, mesi di viaggio? La risposta è semplice: con l’ingegno. Luca e Lorenzo sono appassionati di teatro e improvvisano spettacolini per le strade delle città che visitano per una mezzora/un’ora al giorno, arrivando a racimolare anche 60 euro al giorno, che bastano per vivere.

La passione per il teatro e la cinematografia trova sbocco in un concorso, a cui hanno deciso di partecipare con un cortometraggio di qualche minuto, promosso dall’European Voluntary Service, il Evs Film Festival 2014. Il video mostra la faccia divertente del viaggiare in autostop, i sorrisi, l’entusiasmo, i salti, ma soprattutto la filosofia di vita che hanno deciso di abbracciare.

(Potete votare il loro video fino all’8 Settembre 2014, cliccando nella V in alto a sinistra)


Atlantis di lucaciriello

Perché Atlantis? Luca me lo spiega così “Tutto è nato perché spesso in giro si sente dire che con l’autostop non si fa tanta strada, noi invece vogliamo dimostrare che viaggiare in autostop apre moltissime porte e i confini non esistono, si può raggiungere qualunque parte del mondo, persino Atlantis. E poi Lorenzo stava leggendo un libro con quel titolo, ci sembrava azzeccato”

Il loro progetto non si fermerà al cortometraggio si cui sopra, ma è solo il primo tassello di un puzzle che ha del curioso e dell’inusuale, che, personalmente non vedo l’ora di scoprire. Viaggiare in autostop non è solo un modo per vedere il mondo in maniera low cost, è un vivere il viaggio nel vero senso della parola, è il brivido dell’avventura, la paura mista all’eccitazione dell’attesa, è un viaggio verso Atlantis.

Hitchhiking to Atlantis.  Hitchhike in Europe and all around the world. Hitchhiking is not only a way to travel. Hitchhiking is a way to live. Trust the people, travel and love.


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