Michelangelo Romani, detto Mig, è un cronista di nera, abita a dieci chilometri (dodici a voler essere pignoli) da una piccola città del sud Italia, suona il pianoforte, divide le sue giornate con il gatto Dante, è amico di Alessandro, giornalista anche lui, è single e forse rimpiange la sua storia con Carla, collega con cui ha diviso tempo, notizie e notti insonni. Michelangelo è un giornalista serio e scrupoloso, uno di quelli che ci tengono a capire, e che non accettano di tacere quando una situazione è poco limpida. E quando, nella piccola città in cui Michelangelo lavora, iniziano a verificarsi strani e inquietanti episodi, Mig e Sandro decidono di vederci chiaro: anche se la storia affonda le sue radici in un passato nebuloso, e molti sembrano voler mettere a tacere la cosa. Ma è possibile che la morte del rampollo della ricca famiglia dei Donati Scaligeri sia davvero da imputare a una overdose? E le due signorine di piazza Ludovico Ariosto avranno forse qualcosa di interessante da raccontare? E quali verità il vecchio Maestro Antimo porta con sé da decenni?
Giuseppe Calogiuri ha una scrittura personalissima, spumeggiante, pirotecnica. Non ha paura di plasmare le parole a suo uso, costruendo un vocabolario nuovo, espressivo e variegato. La storia, che si dipana nell’arco di un mese esatto, è sapientemente complessa e avviluppata, a volte un po’ troppo, ma il testo è godibile e fresco, martellante nel ritmo, incalzante. La regione del Salento è raccontata con grandissima attenzione e con un vero, innegabile amore per luoghi, colori e atmosfere.
Tramontana è il primo romanzo della serie di bei romanzi gialli dedicata a Michelangelo Romani.
Maria Di Piazza
Giuseppe Calogiuri, Tramontana, Lupo editore, 2012, pp. 170, € 12,00