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Tranquillo "week-start" di fine anno

Creato il 30 dicembre 2012 da Odio_via_col_vento

 

Norman Rockwell, Merrie Christmas: Couple Dancing Under Mistletoe

 

L'anno vecchio finisce non con un week-end, ma con un "week-start".

Che, se si vogliono leggere tutte le piccole sfumature della vita come segni, potrebbe essere una coincidenza significativa.
Finiamo da dove cominciamo. Cominciamo con la vita che è già avviata. Nessun lunedì per iniziare l'anno. Nessun brusco risveglio, nessuna idea di un inizio.

E infatti non c'è niente di innovativo, di straordinario, di eclatante in questo giro di calendario. Niente che mi meravigli, niente che attenda o cui aspiri in modo particolare.

Le boe della vita, di solito, si raggiungono in un giorno qualsiasi di un mese qualsiasi di un anno ICS.
Anzi: spesso non è solo una boa, ma molte, frammentate, disperse.
Lunghe scie di segnaposto, di pietre milari,di sassolini di inciampo, di tappi di spumante, di candeline di non-compleanni che riconosci solo guardandoti indietro.

Un giorno di settembre in cui mi vestii di bianco. Il mio matrimonio. Ma a guardar bene anche quel giorno era stato preceduto almeno, inevitabilmente, da una serata in cui, giovanissima, per la prima volta mi vestii di nero. La sera di un incontro.

Un giorno d'inverno in cui portai un faticosissimo fardello, 5 volumi (moltiplicati per 4 copie) a rilegare di tela color verde prato. La mia tesi di laurea. Ma anche quel giorno era stato preceduto da teorie infinite di mattinate e pomeriggi nella polvere del vecchio archivio di stato a Firenze, da lunghe gite alla ricerca di quadri dimenticati in vecchie canoniche di campagna, da perdersi e ritrovarsi in labirinti di scaffali di biblioteche.

E poi torte dei tanti compleanni che si ripetono di tanti bambini. Anche questi preceduti e poi seguiti da corsie di ospedali, da passeggiate forzate ai giardinetti, da sfinenti attese nei corridoi dei licei durante quei massacri chiamati colloqui con i professori, da recite di Natale e levatacce di mattina a preparare panini per le gite scolastiche.

E una mattina d'estate, in un bar in Santa Croce, un colloquio a progettare un altro futuro, un altro inizio, un altro continente. Anche questo solo un passo in un sentiero, tortuoso e spesso faticoso, fatto di anni e fatiche e speranze, soddisfazioni e delusioni. Chi fosse arrivato allora, avrebbe visto in quel momento una pietra miliare. Per me fu un bel regalo incartato e con un fiocco di raso rosso. Ma che veniva da lontano.

Così sarà anche questo passare da un anno all'altro: lento, sfumato, senza cesure. Tutto travalicherà, scivolerà a riempire i giorni che verranno, per continuare il cammino, a ritrovare i sassolini buttati in avanti, a guardare quelli che segnano il percorso già fatto.

Da lunedì a martedì.

 


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