«Mi colpì ciò che disse a un incontro. Gli feci presente che le trans sono costrette a prostituirsi perché per pregiudizio nessuno offre opportunità. Rispose che la Costituzione riconosce il diritto al lavoro a tutti i cittadini e ogni discriminazione va abbattuta». Non a caso l’ex eurodeputato ha tirato in ballo il mondo trans alla presentazione della giunta , osservando: «Quote rosa? Non ci sono solo donne e uomini ma anche altri…». Loredana è di sinistra, «la destra non ci considera affatto, ho promosso una sfegatata campagna anti-Lettieri, quasi terrorizzando — ride — le mie associate sull’idea di un sindaco Pdl». Per De Luca, candidato del centrosinistra alle regionali non vi mobilitaste così. «No, infatti. Ma per Luigi sì. È un Masaniello, ha una carica da napoletano verace».
GLI ANTAGONISTI - Dalla politica a chilometro zero alle stanze tappezzate da stelle rosse e Che Guevara (e Maradona) del centro sociale Insurgencia ai Colli Aminei. Antonio Musella, storico attivista, ricorda una data sul calendario: «Luglio 2010: a Santa Maria la Nova tenemmo un’iniziativa con Margrete Auken eurodeputata dei Verdi, sul piano alternativo per i rifiuti». De Magistris vi partecipò. «Saresti il nostro sindaco ideale gli dicemmo dopo l’intervento. Da quel momento abbiamo mantenuto un costante confronto politico». Insurgencia non s’è limitata all’appoggio «esterno». È presente in consiglio comunale con Pietro Rinaldi (Napoli è tua) e alla VIII municipalità con Ivo Poggiani. «Sulla scelta di Narducci abbiamo abbondantemente dissentito, ma il giudizio sul resto della giunta è buono». Conclusione rivoluzionaria per gli antagonisti, teorici del non voto a tutte le latitudini.
I METALMECCANICI - La roulette orange prosegue il giro e si ferma sul rosso. Rosso Fiom. Il sindacato delle tute blu, in frizione, diciamo così, con la casa madre Cgil su Pomigliano, ha supportato dalla prima ora l’ex magistrato. Lo conferma Maurizio Mascoli, segretario regionale: «Molti dirigenti e delegati lo hanno sostenuto. Si sono susseguiti incontri alla Alenia, alla Ansaldo, alla Whirpool. Ci è parso l’unico che segna una reale discontinutà col passato». Gli spicchi di questa composita cocozza politica ci credono e in questi giorni di passione e monnezza per «Giggino» serrano i ranghi. Fortificati come sono da due mesi a rosolare nel fuoco gandhiano del «Prima ti ignorano poi ti deridono poi ti combattono. Poi vinci»
Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/notizie/politica/2011/20-giugno-2011/trans-slow-food-antagonisti-tute-blu-insolita-mappa-popolo-orange-190902143497.shtml
Vi Abbraccio
Marco Michele Caserta