Transenne e interventi: la progettualità del Comune di Montegranaro

I tempi della politica, si sa, sono lunghi, molto più lunghi dei tempi che normalmente le persone comuni sentono scorrere col loro inesorabile tic tac. Ma quando si dice presto credo che, comunque, si intenda presto, specie se si parla di un intervento atto a proteggere la pubblica incolumità. Ricordo di aver letto sul giornale subito dopo le feste di fine anno che il cornicione della palazzina che ospita l’Informagiovani, dal quale ormai quasi due mesi fa si sono distaccati alcuni pezzi cadendo in terra, sarebbe stato aggiustato quanto prima, se non sbaglio si parlava di tempi strettissimi. A quanto pare i tempi tanto stretti non sono perché il cornicione è ancora tutto spaccato e le transenne occupano il marciapiede obbligando il pedone a camminare in mezzo alla strada. Curioso che l’esercizio commerciale ubicato proprio lì sotto abbia un passaggio tra le transenne, come se, in caso di distacco di altri pezzi di cornicione, chi entrasse o uscisse da quel posto fosse protetto da chissà quale legge divina.
D’altra parte abbiamo transenne ovunque: in via Volontari dove ancora nulla si è fatto per riaprire la strada e mettere in sicurezza gli abitanti; in via Don Minzoni, dove si è transennata la torre dell’ospedale vecchio ma, evidentemente, si attende che i mattoni pericolanti e il parafulmine caschino da soli. Né tantomeno si è intervenuti per mettere in salvo il graffito “VIVA COPPI” che sta pericolosamente di fianco all’ingresso dove gli operai che si occupano della ristrutturazione dell’ex ospedale entrano ed escono trasportando qualsiasi cosa e rischiando di urtare l’intonaco e far sparire per sempre l’antica scritta.
Eppure leggo oggi di progettualità. Il Sindaco elenca una serie di interventi lungo le strade per sanare situazioni di pericolo per la circolazione e non solo. Ma credo che si faccia confusione tra progettualità e manutenzione. Non sono esattamente la stessa cosa.
Luca Craia