Transformers

Creato il 17 gennaio 2015 da Nehovistecose

(Transformers)

Regia di Michael Bay

con Shia LaBeouf (Sam Witwicky), Megan Fox (Mikhaela Banes), Josh Duhamel (Capitano Lennox), Rachael Taylor (Maggie Marconi), Tyrese Gibson (Epps), Jon Voight (Keller), Anthony Anderson (Glen), John Turturro (Simmons), Bernie Mac (Bobby Bolivia), Kevin Dunn (Ron Witwicky), Julie White (Judy Witwicky), Michael O’Neill (Banachek).

PAESE: USA 2007
GENERE: Fantascienza
DURATA: 144′

Chiacchierone e sfigato, il giovane Sam Witwicky si ritrova coinvolto suo malgrado in una guerra tra alieni robotici che si mimetizzano tra noi trasformandosi in macchine (auto, moto, camion, elicotteri, ma anche stereo e frullatori). Con l’aiuto della bella Mikhaela, affiancherà i buoni autobot guidati da Optimus Prime nella lotta contro i perfidi decepticon, capitanati dal perfido Megatron…

Caso raro di film tratto da una linea di giochi per bambini (i mitici Transformers firmati Hasbro), già protagonisti di un film (1986) e di una serie tv (1984 – 1987), entrambi d’animazione. Li riporta alla ribalta lo specialista in blockbuster d’azione Bay, coadiuvato dagli sceneggiatori Alex Kurtzman e Roberto Orci (che creeranno con J. J. Abrams la serie di scifi Fringe) e sponsorizzato da un tale che si chiama Steven Spielberg, qui produttore esecutivo. Ne è uscito un roboante miscuglio – a dir la verità, piuttosto riuscito – tra il “nonstile” fracassone e videoclipparo di Bay (che in realtà qui si dimostra assai convincente nelle scene d’azione) e il genio visionario di Spielberg. Si deve alla sua egida la massiccia dose d’ironia, il gusto per le belle immagini, la capacità di offrire allo spettatore uno spettacolo completo che punta a meravigliare e spesso lascia a bocca aperta. Due le scelte vincenti in sede di sceneggiatura: il coraggio di non prendersi troppo sul serio (che porta a scene esilaranti, come quella in cui i Transformers si muovono goffamente nel giardino del protagonista convinti di essere invisibili) e la predisposizione ad un intrattenimento puro, senza orpelli né (ridicoli) tentativi di dare spessore a degli eroi che obiettivamente non ce l’hanno. In fondo sono solo dei giocattoli, e il film ne rispetta questo spirito ludico ed infantile. Certo, gli stereotipi abbondano, lo spirito reazionario (“ora sei un soldato, ragazzo!”) è dietro l’angolo, e la seconda parte, in cui l’azione prende il sopravvento, finisce per stancare, ma i film appassiona, diverte, tiene incollati allo schermo. Cos’altro si può chiedere ad un film tratto da un gioco? Un po’ di sano citazionismo, spesso sull’orlo dell’autoparodia (un ragazzo dice “questo è meglio di Armageddon”, film dello stesso Bay), fa il resto. I mirabolanti effetti speciali sono di John Frazier, già responsabile di Spider Man e Pirati dei Caraibi. L’immenso successo di pubblico ha portato a ben tre seguiti.



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