Il magistrato e i carabinieri della sua scorta sono stati inseguiti da un'auto a velocità folle lungo l'autostrada Palermo-Trapani per più di mezzora.
Nella macchina che ha tallonato la blindata del magistrato, costretta a raggiungere i 200 chilometri orari, c'erano almeno due persone che, alle porte di Trapani, si sono dileguate.
Per gli inquirenti si tratta di un episodio gravissimo. Per anni alla Dda di Palermo, titolare di importanti indagini sulla cosca dei boss Lo Piccolo, Viola da qualche mese guida la Procura trapanese.
Dopo l'episodio gli è stata raddoppiata la scorta. «Sono sereno, anche se è un episodio anomalo nella modalità in cui è successo. È stato certamente un episodio sgradevole». Così, il procuratore capo di Trapani, Marcello Viola commenta quanto accaduto nell'aprile scorso.
«È stato un brutto episodio -ha detto ancora Viola- ma il nostro mestiere comporta anche questi rischi, eppure continuo a dire che lavoro serenamente. Sarò un incoscente ma sono cose che possono succedere a chi fa questo mestiere».
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