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Trapianto capelli: quali sono le tecniche più evolute

Da Molipier @pier78

Trapianto capelli: quali sono le tecniche più evolute

Attualmente la tecnica di autotrapianto monobulbare  più evoluta, è la atFUE che è in effetti l’evoluzione della tecnica FUE o direct hair.

Quest’ultima non è la sola tecnica di autotrapianto che può essere utilizzata, c’è infatti  la FUS, entrambe si diversificano in modo particolare per il sistema secondo il  quale vengono  asportati  i bulbi capillari dalla zona  donatrice e poi trapiantati nelle zone riceventi.

Per la precisione,  con la tecnica FUS si preleva una striscia epidermica, ma da questa vengono poi presi  i singoli capelli da disporre su tutta la zona calva della testa del paziente; mentre con la tecnica FUE è l’intera striscia di pelle che viene sistemata sulla zona calva. Quindi con la FUE,  si ha una più bassa probabilità di esito positivo dell’intervento e inoltre alcuni bulbi capillari potrebbero andare sprecati.

Ma di preciso, in cosa consiste il trapianto di capelli?

Quest’operazione è utile quando farmaci ed unguenti non danno i risultati sperati; si tratta di una vera e propria operazione chirurgica che deve essere effettuata solo ed esclusivamente da mani competenti, cioè quelle di un medico;  per l’esattezza tale intervento  ha luogo attraverso l’asportazione di una striscia di bulbi capillari presi da  una zona della testa, definita zona donatrice, che nella quasi totalità dei casi è  la nuca, la quale, immediatamente  viene spostata sulla zona ricevente, cioè la zona della testa carente di capelli.

La striscia di pelle che viene tolta dalla nuca è di solito lunga tra i 10 e i 12 cm e alta mezzo centimetro; grazie alla costante evoluzione delle tecnologie riguardanti la medicina rigenerativa in campo tricologico, anche la tecnica dell’autotrapianto si è, come già spiegato, fermamente migliorata allargando così la  variazione della percentuale di detrazione di follicoli nel momento in cui vengono prelevati i bulbi capillari dalla zona della nuca e inoltre è garantita una più bassa invasività dell’intervento.

Con  questa modalità  più precisa e funzionale, succede che  la zona priva di capelli viene di nuovo dotata di bulbi capillari attivi dai quali scaturiranno nuovi capelli.

È quindi molto importante  consegnarsi alle cure e all’esperienza di un medico esperto che usi prassi serie e che rendano sicuri i risultati.

Trapianto capelli: quali sono le tecniche più evolute

Profilo di Pierpaolo Molinari

Nato nel 1978, web designer dopo aver lasciato architettura per dedicarmi all'informatica. Ho una grande passione per la tecnologia, Apple, il calcio, la musica, la lettura e la scrittura.

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