Se Patti Kennicott, 62 anni, avesse avuto una diagnosi di leucemia mieloide acuta 10 anni fa avrebbe avuto soltanto pochi mesi di vita: sarebbe stata considerata troppo anziana per un trapianto di staminali. Ma la malattia l’ha colpita nel 2010 e lei oggi, dopo un trapianto di cellule staminali, ha 65 anni e sta bene.
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Patti Kennicott (nella foto), di Ottawa, si è sottoposta a trapianto di cellule staminali nel febbraio 2011, presso il Kansas University Cancer Center. E il caso di Patti non è più una rarità: sono sempre di più i pazienti che si sottopongono a trapianto di cellule staminali anche a 60, 70 o 80 anni.
Sino ad alcuni anni fa infatti si riteneva che la chemioterapia intensiva e le radiazioni necessarie nei casi di cancro prima di sottoporsi ad un trapianto di cellule staminali non sarebbero stati sopportati dall’organismo di una persona anziana. In anni recenti si è però constatato che i trapianti di cellule staminali sono efficaci nel trattamento di questi tipi di cancro anche senza l’associazione con terapie come la chemioterapia.
Presso il Kansas University Cancer Center inoltre si eseguono anche trapianti di cellule staminali del cordone ombelicale, particolarmente utili nel caso di persone anziane che che hanno meno probabilità di trovare donatori compatibili. Proprio a un trapianto di cellule staminali del cordone ombelicale si è sottoposta Patti Kennicott.
Foto: Mike Yoder – ljworld.com