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Trasferirsi e lavorare a Barcellona: cosa sapere

Da Occhi Da Viaggiatore

Lavorare a Barcellona: alcuni consigli

Trasferirsi e lavorare a Barcellona: cosa sapere

Barcellona. Foto: pezz.wordpress.com

Trasferirsi e lavorare a Barcellona è il sogno ti tantissimi italiani, più o meno giovani, che sognano di rifarsi una vita in Spagna. La città di Barcellona è una delle mete più ambite di tutta la penisola iberica sia per chi è in cerca di un luogo da visitare o in cui trascorrere una vacanza, sia per chi, invece, sogna di iniziare una nuova vita. Ecco alcune cose utili da sapere per chi intende trasferirsi, cercare casa e lavoro ed infine vivere e lavorare a Barcellona.

Trasferimenti: Raggiungere Barcellona è facilissimo. L’aeroporto di Girona, scalo di riferimento per chi vuole raggiungere la città spagnola, è collegato con tantissimi aeroporti italiani a nord e a sud dello stivale.

Lavorare a Barcellona: Per trovare lavoro una cosa fondamentale è quella di conoscere la lingua, ovvero lo spagnolo. Uno dei modi più veloci per farlo è trascorrere un pò di tempo in città, recandosi magari in vacanza, oppure trovando un primo lavoro come cameriere, barman o un altro impiego del genere che permette di stare molto a contatto con le persone e quindi interagire con loro. La ricerca di un lavoro può iniziare anche dall’Italia attraverso internet.

Trovare alloggio: Oltre che trovare lavoro, una volta in città bisognerà cercare un posto dove vivere. Questo non è molto difficile vista la grande offerta di alloggi presenti a Barcellona. Si può optare per appartamenti o anche singole camere da prendere in affitto.

I documenti necessari per lavorare a Barcellona

I cittadini dell’Unione Europea, e quindi anche quelli dell’Italia, hanno diritto di soggiornare e lavorare a Barcellona. Per entrare in Spagna basta, infatti, la semplice carta d’identità valida per l’espatrio, mentre se la permanenza nel paese supera i tre mesi bisogna procurarsi il NIE, o Número de Identificación de Extranjero. Molte imprese, comunque, tale documento non è essenziale per lavorare a Barcellona, e molte imprese propongono contratti richiedendo nel caso il NID, ovvero un numero identificativo provvisorio.


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